CBI diventa società consortile per azioni
di Flavio Padovan
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26 Giugno 2019
La trasformazione societaria utile per rispondere alle nuove sfide del mercato dei pagamenti e per ampliare la vocazione internazionale. Salvatore Maccarone e Liliana Fratini Passi confermati, rispettivamente, presidente e direttore generale.
CBI cambia veste societaria per cogliere le nuove opportunità del mercato dei pagamenti. L'assemblea ha approvato la trasformazione da consorzio a società consortile per azioni e il cambio di ragione sociale in CBI S.c.p.a. Nuovo anche il Consiglio di amministrazione, ora composto da Giovanni Sabatini, come consigliere indipendente, Paolo Zanchi per Banca MPS, Enrico Susta espressione di Banca Sella, Luca Vanetti per Banco BPM, Ettore Corsi per Credito Emiliano, Paolo Tripodi per Iccrea e Alessandro Bragazzi espressione di UBI Banca. Intesa Sanpaolo è rappresentata da Stefano Favale, Raffaella Mastrofilippo e Giancarlo Esposito, mentre Unicredit da Fodil Cédric Derras e Lucio Izzi.
Confermati alla guida del nuovo CBI Salvatore Maccarone e Liliana Fratini Passi, rispettivamente come presidente e direttore generale.
La trasformazione in Scpa, spiega Maccarone, deriva "dalla necessità di dare una risposta strategica allo scenario economico che si sta delineando, caratterizzato da nuove dinamiche competitive, dal cambiamento dei modelli di comportamento dei consumatori e delle aziende, dall'affermarsi di nuove tecnologie digitali e da alcune spinte regolamentari particolarmente significative, tra cui la PSD2 e il GDPR". "La nuova forma giuridica consentirà di realizzare attività fino ad oggi precluse - aggiunge Fratini Passi - e di cogliere in modo più adeguato e time to market le opportunità derivanti dal mutato contesto finanziario globale, a vantaggio di tutti gli stakeholder". E tra i vari obiettivi che CBI in versione Scpa si pone, c'è anche uno sviluppo rapido sui mercati internazionali.