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08 Dicembre 2024 / 00:52
 
Blockchain, UniCredit e Intesa Sanpaolo in prima fila con Swift

 
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Blockchain, UniCredit e Intesa Sanpaolo in prima fila con Swift

di Flavio Padovan - 6 Luglio 2017
Le due banche italiane sono tra le 22 che sperimenteranno l'utilizzo della DLT all'interno dell'iniziativa Global Payment Innovation per i pagamenti transfrontalieri
Sono 22 le banche globali che sperimenteranno l'utilizzo della tecnologia blockchain all'interno dell'iniziativa gpi (Global Payment Innovation), il nuovo standard per i pagamenti cross-border. Lo ha annunciato Swift, dando notizia dell'avvio della fase di test che servirà a validare l'applicazione - su cui stanno lavorando, insieme alla stessa Swift, un gruppo di 6 banche - e a valutare la performance e la scalabilità della tecnologia DLT (Distributed Ledger Technology).    
I test proseguiranno durante i mesi estivi e i risultati saranno pubblicati nel mese di settembre e presentati ad ottobre, durante Sibos a Toronto.
"L'iniziativa gpi di SWIFT sta già migliorando la customer experience e aumentando la velocità dei pagamenti transfrontalieri; i tesorieri delle banche devono quindi adattare i propri sistemi di tracciabilità e position keeping, e la DLT potrebbe diventare la tecnologia su cui fondare queste attività", ha commentato Stefano Favale, Head of Global Transaction Banking, Intesa Sanpaolo.
"La collaborazione è il fondamento dell'innovazione. E questo nuovo gruppo di banche ci consente di ampliare notevolmente la portata del test multilaterale sull'applicazione blockchain rafforzando i risultati dei test", ha affermato Wim Raymaekers, Head of Banking Markets e SWIFT GPI di SWIFT.
Le banche che hanno aderito al test sono: ABN AMRO, Banca ABSA, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, China Construction Bank, China Minsheng Banking, Commerzbank, Deutsche Bank, Erste Group Bank, FirstRand Bank, JPMorgan Chase Bank, Lloyds Bank, Mashreq bank, Nedbank, RaboBank, Santander, Société Générale, Standard Bank of South Africa, Standard Chartered Bank, Sumitomo Mitsui Banking Corporation e Westpac Banking Corporation e le italiane Intesa Sanpaolo e UniCredit.
 Attualmente le banche non possono monitorare la posizione dei loro conti in tempo reale, non potendo contare sulla disponibilità di reportistica infragiornaliera. La fase di test parte quindi dal bisogno delle banche di disporre di informazioni sulla loro liquidità in tempo reale per gestire al meglio i fondi durante la giornata operativa. La fase di test si basa su una serie di regole volte a definire uno standard per la liquidità infragiornaliera, pubblicato recentemente da SWIFT.
Nello sviluppo del test, SWIFT utilizza la tecnologia open-source Hyperledger, Fabric v1.0 combinandola con alcuni asset strategici di SWIFT al fine di garantire la massima privacy su tutte le informazioni relative ai conti nostro/vostro, rese visibili solo al titolare del conto e alla sua banca corrispondente. Nell'applicazione, invece, sarà utilizzata una blockchain privata all'interno di un closed user group dove gli utenti avranno specifici profili e controlli stringenti sui dati, i privilegi dei singoli utenti e l'accesso ai dati verranno disciplinati strettamente.
La fase di test è parte di gpi, l'iniziativa di SWIFT per i pagamenti cross-border, che combina il monitoraggio in real-time con la velocità e la certezza del regolamento in giornata per i pagamenti internazionali. Dal go-live di gennaio 2017, 20 banche globali utilizzano già attivamente il servizio o lo stanno implementando, e altre 50 lo implementeranno nei prossimi mesi.
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