Bergamo, chiuso il primo bando del Progetto Rinascimento
di Paola Fabi
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21 Settembre 2020
È stato attivato dal Comune di Bergamo e da Intesa Sanpaolo, con l’ausilio della Fondazione Cesvi, per aiutare le piccole imprese colpite dalla pandemia
Prende il via il
Programma Rinascimento Bergamo – attivato, nell’ambito del Fondo di mutuo soccorso, dal Comune di Bergamo e da Intesa Sanpaolo con l’ausilio della Fondazione Cesvi - per aiutare le piccole imprese della città duramente colpita dalla pandemia. Si è infatti chiuso il bando per le spese inderogabili registrando un'adesione altissima da parte dei piccoli imprenditori.
Il bando ha consentito alle microimprese attive nel comune di beneficiare di un sostegno fino a un massimo di 1.500 euro a copertura di un'ampia categoria di spese sostenute nel periodo più acuto della crisi. Il totale dei contributi, messi a disposizione a fondo perduto da Intesa Sanpaolo, è pari a 4 milioni di euro ed è stato concepito per la rapida erogazione dei contributi ai beneficiari che, pur avendo avuto già i soldi, potranno presentare la documentazione richiesta entro il 30 novembre prossimo.
Più della metà delle microimprese destinatarie dei contributi svolge la propria attività nei settori del commercio al dettaglio (25%) dei servizi di ristorazione (16%) e dei servizi per la persona (14%). A queste si aggiunge un insieme molto articolato di attività economiche e produttive a rappresentare il variegato mosaico economico della città.
Bergamo conta una popolazione residente di 121 mila abitanti e il bando delle spese inderogabili ha raggiunto oltre 2.700 microimprese dove i beneficiari costituiscono oltre il 2% dei residenti.
“Bergamo è l’unica città ad aver messo in campo un’iniziativa di questo genere nel nostro Paese, – ha detto il sindaco Giorgio Gori – a dimostrazione della massima attenzione verso le esigenze del tessuto commerciale cittadino e di quartiere dopo un periodo così difficile per la nostra comunità. Oltre 2700 imprese hanno potuto ottenere il finanziamento a fondo perduto di 1500 euro per far fronte alle spese sostenute durante il lockdown, per un totale di quasi 4 milioni di euro: sono cifre molto importanti e che ci hanno convinto a prorogare il bando fino alla fine di agosto. Abbiamo accompagnato l’iniziativa con un taglio della TARI per le imprese, la cancellazione della tariffa di occupazione del suolo pubblico (son state quasi 200 le pratiche evase dal Comune per l’ampliamento o l’installazione di nuovi dehors in città) e altro ancora per rafforzare e sostenere il commercio in città. Ora è il momento di rilanciare e per questo motivo abbiamo pensato ai bandi Michelangelo e Raffaello, con i quali intendiamo affiancarci a tutti quei commercianti e imprenditori che vogliono cogliere la sfida per far ripartire o riconvertire il proprio business".
“D’accordo con il sindaco Gori e il suo staff, abbiamo scelto fin da subito di strutturare il Progetto Rinascimento in fasi caratterizzate da modalità e tempi di risposta differenti, dedicando il primo intervento al sostegno immediato delle necessità più impellenti delle microimprese, mettendo subito a disposizione contributi a fondo perduto per 3 milioni di euro, poi portati a 4 per accogliere un numero maggiore di richieste”, ha sottolineato Raffaello Ruggieri, Chief Lending Officer di Intesa Sanpaolo. “La straordinaria risposta delle imprese al bando, l’encomiabile voglia dei Bergamaschi di reagire alle difficoltà affrontate, la fattiva collaborazione dell’Amministrazione, della Fondazione Cesvi e degli altri partner sono tutti segnali che fanno ben sperare per la ripresa e ci incoraggiano a intraprendere con ancora più impegno le fasi successive. Per le microimprese e le startup del territorio, oltre che per le imprese del terzo settore che intendono realizzare nuovi progetti a Bergamo, abbiamo messo a disposizione, tramite l’innovativo strumento dei prestiti d’impatto, altri 6 milioni di euro a fondo perduto e fino a 15 milioni di euro di credito agevolato per l’adeguamento delle attività economiche alla convivenza con il Coronavirus e per iniziative che innovino il modo di fare impresa e possano avere ricadute positive per la città. Ulteriori 5 milioni di euro di prestiti di impatto saranno destinati alla realizzazione di un progetto di mobilità sostenibile”.
«Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti dal programma e in particolare dal Bando delle spese Inderogabili, che è stato accolto con grande entusiasmo dalle microimprese del territorio, come dimostrano gli alti numeri delle adesioni - ha sottolineato Gloria Zavatta, Presidente Cesvi - L’efficienza nella gestione dei processi ha garantito aiuti concreti con estrema celerità, permettendo alle realtà locali in difficoltà di ripartire con più fiducia, in un momento ancora molto complicato. Ma il lavoro non finisce qui, e il supporto che vogliamo garantire con i Bandi Michelangelo e Raffaello va oltre, perché offre agli imprenditori l’opportunità di rilanciarsi innovando la propria attività anche e soprattutto in chiave di sostenibilità ambientale. Siamo sicuri che le imprese del territorio bergamasco abbiano l’energia e l’entusiasmo per mettersi in gioco anche guardando con attenzione al futuro del nostro pianeta”.
Restano attivi gli altri bandi che puntano a superare la fase più acuta dell'emergenza e che mirano al rilancio e alla ripresa delle attività economiche da parte delle microimprese cittadine.
I bandi Michelangelo e Raffello sono stati estesi fino al 30 novembre 2020. Questi bandi riguardano il finanziamento di progetti di sviluppo, adeguamento e rilancio dell'attività economica delle microimprese della città. Un nuovo bando a favore del Terzo Settore è in uscita il giorno 24 settembre.