Aviva, addio all'Italia
di Flavio Padovan
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4 Marzo 2021
Il gruppo britannico ha venduto a Cnp Assurances il ramo Vita per 543 milioni e ad Allianz il business danni per 330 milioni. Nessun impatto per clienti, dipendenti e distributori
Il gruppo Aviva ha deciso di lasciare il mercato italiano. Una decisione che non sorprende dopo che lo scorso novembre UBI Banca aveva deciso di esercitare in anticipo l'opzione di acquisto sull'80% della joint venture Aviva Vita, avviando un riflessione all'interno della compagnia sull'opportunità di proseguire il business nel nostro Paese all'interno di un riassetto internazionale delle attività.
L'addio all'Italia porta nelle casse del gruppo britannico circa 1,3 miliardi di euro, se si considerano anche i 400 milioni di euro ricavati dalla vendita delle quote della joint venture con Ubi lo scorso novembre.
La quota maggiore di questa liquidità (543 milioni di euro) arriva dalla vendita a CNP Assurances del business Vita, che include Aviva Life, Aviva Italia Servizi e il 51% di quote in Aviva S.p.A (joint venture con UniCredit). Mentre 330 milioni di euro provengono dalle attività Danni vendute ad Allianz. Operazioni subordinate alle consuete autorizzazioni regolamentari, attese entro la seconda metà del 2021.
“Dall’annuncio della nuova strategia ad agosto dello scorso anno – ha dichiarato Amanda Blanc, Chief Executive Officer di Aviva - abbiamo annunciato 7 cessioni che genereranno oltre 5 miliardi di sterline di profitti. Questo rapido avanzamento ci permette di focalizzarci sulla trasformazione e la crescita dei nostri business più forti in UK, Irlanda e Canada”. Per Blanc “la vendita delle attività italiane ad acquirenti di alto livello è un buon risultato per clienti, dipendenti e distributori” che, aggiunge una nota, non subiranno nessun impatto dall'operazione. In particolare i dipendenti di Aviva in Italia verranno trasferiti assieme ai business.
Aviva, spiega infine la nota, intende utilizzare l’incremento di capitale e liquidità per supportare il proprio piano di riduzione del debito già precedentemente comunicato, per investimenti di crescita long-term e per la restituzione del capitale in eccesso agli azionisti.
Allianz cresce nel ramo Danni
Nel commentare l’operazione, Allianz precisa che le attività acquisite riguarda un portafoglio Danni, equamente distribuito tra i segmenti di business Auto e Non-Auto, con premi lordi di circa 400 milioni di euro.
Grazie a questa acquisizione, Allianz aumenterà dell'1% la propria quota del mercato italiano Danni, consolidandosi terzo player settore.
Complessivamente, si uniranno ad Allianz quasi 500 Agenti e i dipendenti di Aviva Italia.