Auto e moto trainano la ripresa del credito retail
di Flavio Padovan
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30 Giugno 2017
Nel 2016 quasi l'80% dei prestiti finalizzati è stato concesso per l'acquisto di veicoli. In crescita anche l'importo medio erogato
Prosegue la crescita dei prestiti finalizzati e a spingere lo sviluppo sono principalmente gli acquisti di auto e moto. Nel 2016 l'ammontare del credito erogato per questa finalità è cresciuto del 21,8% rispetto all'anno precedente, arrivando a rappresentare ben il 78,7% del volume totale dei prestiti finalizzati concessi agli italiani. Ed è cresciuto a doppia cifra (+16,6%) anche il numero di contratti di finanziamento per l'acquisto di veicoli, dando sostegno al settore nel suo complesso con immatricolazioni in crescita del 16% nel biennio 2015-2016, che ha così iniziato in parte a recuperare il crollo degli anni 2008-2013.
È quanto emerge dall'ultimo aggiornamento del Market Outlook di CRIF dedicato al settore auto e moto, basato sui dati relativi alle richieste e alle erogazioni di finanziamenti registrati sul Sistema di Informazioni EURISC, che raccoglie i dati su oltre 81 milioni di posizioni creditizie.
Entrando più nel dettaglio, nel 2016 un auto nuova su due (il 47,2% del totale, per la precisione, contro il 42,0% del 2015) è stata acquistata con il sostegno di un prestito. Ma nel complesso sono cresciute tutte le modalità di vendita a rate oltre ai leasing, in modo più pronunciato per le persone fisiche.
I finanziamenti sono in gran parte richiesti per veicoli nuovi: nel 2016 hanno rappresentato l'80,3% dei prestiti totali, quota che sale fino al 91,9% per le "captive". Quest'ultime, cioè le compagnie finanziarie strettamente subordinate alle case automobilistiche per le quali operano e di cui, solitamente, riportano la denominazione dello stesso marchio, hanno registrato una crescita del +26,2% rispetto al 2015. "Il 2016 è stato un anno importante anno per il comparto dei prestiti finalizzati auto, in linea con la decisa crescita delle immatricolazioni. Determinanti sono stati il miglioramento delle condizioni congiunturali che hanno stimolato una rinnovata voglia di auto e la possibilità di ottenere finanziamenti a tassi particolarmente favorevoli", ha commentato Elisabetta Pancaldi, Channel Director di CRIF.
Il Market Outlook di CRIF evidenzia come la somma più richiesta per l'acquisto dell'auto rientra nell'intervallo tra i 10 mila e i 15 mila euro, con durata compresa tra 37 e 49 mesi per le finanziarie captive, e 49 e 60 mesi per le non captive. Per le moto l'importo più concesso rientra tra i 5 e i 10 mila euro per le finanziarie captive con un piano rimborsi compreso tra 25 e 60 mesi, mentre per le non captive gli importi più richiesti sono inferiori ai 5 mila euro con durata entro i 24 mesi.
Per quanto riguarda la distribuzione per fascia di età, la maggior parte delle richieste finanziamenti per veicoli è arrivata da persone tra i 45 e i 54 anni, con il 26,9% del totale, seguita da quelle tra i 35 e i 44 anni, con il 22,1%. Rispetto a quanto registrato nel 2015 si rileva la crescita dell'incidenza delle classi di età più elevate; nello specifico, quelle al di sopra dei 55 anni nel loro aggregato aumentano di 1,4 punti percentuali a scapito delle classi più giovani.
Più richieste al Sud
Entrando nel dettaglio delle singole Regioni italiane, i tassi di crescita risultano più elevati nel meridione, dove però è più contenuta la quota di finanziamenti dedicati all'acquisto di auto nuove a fronte della maggiore vivacità del mercato dell'usato. Questo potrebbe essere riconducibile alla minore capacità di spesa delle famiglie in queste aree del Paese, in cui il tasso di disoccupazione è più elevato e condiziona l'equilibrio economico finanziario dei consumatori.
Nel 2016 le Regioni che hanno registrato gli incrementi maggiori relativamente ai prestiti finalizzati all'acquisto di auto sono stati il Molise (+31,5%), il Friuli Venezia Giulia (+27%) e il Veneto (+25,4%), mentre gli aumenti più contenuti sono stati quelli di Trentino Alto Adige (+8,9%), Piemonte (+10,5%) e Basilicata (+16%).
Per il comparto dei prestiti per l'acquisto di moto, invece, le performance migliori sono quelle di Valle d'Aosta (+38,1%) e Molise (+36,6%), mentre il mercato è risultato quasi fermo in Trentino Alto Adige (+0,8%) e Umbria (+1,6%).
Finanziarie captive in forte crescita
Analizzando le diverse tipologie di operatori attivi sul mercato, il Market Outlook di CRIF mette in evidenza come la crescita del credito finanziato sia risultato maggiore per le captive, che nel corso del 2016 hanno riscontrato un aumento, rispetto al 2015, del +27,0% per le auto e del +36,6% per i ciclomotori.
Tassi di crescita positivi si registrano anche per le non captive, seppure con valori più contenuti (+14,2% per le auto e +8,4% per le moto). Va però detto che, a livello di volumi complessivi, le captive arrivano a spiegare la quota preponderante del mercato. "La migliore performance delle captive spiega Pancaldi - riflette le numerose iniziative promozionali delle case automobilistiche e delle reti sul territorio e un'offerta di soluzioni di finanziamento rinnovata con prodotti ad elevata flessibilità e abbinati a servizi accessori aggiuntivi".
Dealer, rischio di default in diminuzione
Infine, il Market Outlook di CRIF ha analizzato il mercato dei dealer auto. Gli indicatori finanziari esaminati hanno messo in risalto una crescita evidente del segmento, soprattutto per quanto riguarda il trend del valore della produzione, che ha visto un incremento di circa il 20% nel 2015 rispetto all'anno precedente. Tuttavia, si rileva una minore redditività rispetto a quella del mercato complessivo e un equilibrio finanziario che si è rafforzato soltanto negli ultimi anni.
Le performance più brillanti sono state messe a segno dai dealer di dimensioni maggiori, che non hanno registrato particolari impatti anche dal punto di vista della redditività e dell'equilibrio finanziario. Al contrario, quelli di piccola dimensione stentano ancora a riprendere un percorso di crescita dopo la crisi che ha raggiunto il suo apice nel 2012.
Il livello di rischiosità dei dealer risulta strutturalmente più elevato di quello del mercato complessivo anche a livello di singola macroarea, con picchi nel Centro Italia e nel Sud e Isole, mentre risulta più contenuto nel Nord Ovest e nel Nord Est. Tuttavia si rileva un trend omogeneo di contrazione del rischio di default che riduce il gap tra i dealer e il mercato generale, con valori che nel 2016 si sono attestati in entrambi i casi intorno al 6%.
Al contempo, anche le imprese di noleggio hanno risposto alla crisi del 2012 mostrando una dinamica positiva relativamente al giro d'affari, probabilmente grazie ad un effetto sostituzione dei mezzi di trasporto dovuto al miglioramento delle condizioni economiche complessive e della progressiva ripresa dei consumi. Per altro, le attività di noleggio mostrano una maggiore redditività rispetto alle medie del comparto. "In generale la performance positiva del credito finalizzato conclude Pancaldi - ha avuto un riverbero positivo su tutto il comparto auto, con i concessionari di maggiore dimensione che hanno trovato condizioni più favorevoli per cavalcare la crescita. Dal nostro studio emerge, inoltre, come anche le società di noleggio stiano mostrando buoni ritmi di crescita, riflettendo l'espansione del prodotto degli ultimi anni in risposta alle nuove esigenze di mobilità delle famiglie".