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28 Marzo 2024 / 11:39
 
AGCM blocca la riforma dei prelievi proposta da Bancomat

 
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AGCM blocca la riforma dei prelievi proposta da Bancomat

di Flavio Padovan - 6 Dicembre 2022
l nuovo modello di remunerazione prevedeva che la commissione per il prelievo in circolarità andasse alla banca proprietaria dell'ATM dove il cliente effettuava l'operazione. Probabile impugnazione del provvedimento da parte di Bancomat
Stop dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) al progetto presentato da Bancomat per la modifica del modello di remunerazione dei prelievi in circolarità da ATM, cioè quelli effettuati presso uno sportello automatico di una banca differente dalla propria.
Secondo l’istruttoria il nuovo modello proposto “configura una restrizione della concorrenza in quanto stabilisce una serie di regole comuni che determinano effetti di natura anticoncorrenziale consistenti nell’aumento significativo delle commissioni medie di prelievo in circolarità per gli utenti da parte delle banche aderenti”.
Inoltre, continua l’Autorità in una nota, il progetto creerebbe “ostacoli per la concorrenza tra banche nell’erogazione dei servizi alla clientela, dal momento che per queste verrà meno la possibilità di influire su una variabile concorrenziale (vale a dire la possibilità di determinare la commissione di prelevamento in circolarità e la possibilità di non farla pagare al cliente)”.
L’AGCM rileva, inoltre, che il circuito non ha dimostrato la presenza di una relazione diretta tra la diminuzione della rete Atm e l’attuale modello di remunerazione e le eventuali efficienze che sarebbero derivate dall’introduzione del nuovo modello.
Pronta la reazione di Bancomat che, confermando la propria convenzione circa la bontà della proposta, si riserva di impugnare il Provvedimento dell’AGCM nelle competenti sedi giurisdizionali.
Bancomat ricorda che la proposta, sostenuta e condivisa anche da molte associazioni di categoria dei consumatori, ha come obiettivo primario quello di mantenere la capillarità della rete di distribuzione del contante garantendo ai cittadini su tutto il territorio nazionale un accesso semplice ed economico ai propri risparmi con una forma di tariffazione più chiara e competitiva.
Con il nuovo modello il titolare della carta effettuando un prelievo (di cui conosce preventivamente il costo) remunera direttamente la banca che gestisce l'ATM e che quindi ha investito per garantire il servizio e che sostiene i costi di gestione della rete, senza commissioni ulteriori per la banca che ha emesso la carta.
Un sistema che Bancomat giudica indispensabile perché consente al servizio di prelievo di essere sostenibile economicamente, mentre oggi i costi di servizio per le #banche che gestiscono gli ATM sono superiori alla redditività per singola operazione. “Tale aspetto - continua la nota del Circuito - unito al fenomeno di progressiva chiusura delle filiali e dei rispettivi ATM (circa 600 l’anno), sta mettendo in crisi un servizio sociale essenziale per i cittadini”.
Il nuovo modello, conclude Bancomat, “oltre ad essere funzionale al mantenimento di una rete ATM capillare, consentirebbe di superare gli attuali meccanismi commissionali fra banche attraverso l’applicazione chiara di una commissione diretta al consumatore, il cui ammontare verrebbe definito in modo concorrenziale”.
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