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A Roma i servizi anagrafici si pagano solo con il Pos

 
Pagamenti

A Roma i servizi anagrafici si pagano solo con il Pos

di Paola Fabi - 15 Gennaio 2019
Campidoglio: maggiore efficienza e trasparenza eliminando il contante
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A Roma i servizi anagrafici si pagano solo con il Pos. Questo il regalo per l'anno nuovo del Campidoglio ai cittadini romani. Una rivoluzione ampiamente annunciata e che ha l'obiettivo, oltre a quello di rendere sempre più digitale la Capitale, di risparmiare tempo e denaro.
Le procedure di pagamento tramite Bancomat, prepagate e carta di credito erano state introdotte in via sperimentale da marzo del 2018 ed entrate in vigore il 1 gennaio 2019. "La nuova modalità di pagamento è stata istituita per garantire una maggiore efficienza, trasparenza contabile e maggior controllo dei procedimenti - spiega il Campidoglio in una nota pubblicata sul sito -. L'eliminazione del contante e l'introduzione dei soli pagamenti elettronici favorisce la certezza degli incassi. Una ragione non secondaria è legata al risparmio di risorse pubbliche ottenibile grazie al passaggio al nuovo modello: in passato la necessità di rendicontare, custodire e contabilizzare somme anche ingenti di denaro contante produceva un aggravio di costi insostenibile a carico della tesoreria".
"Si ricorda - prosegue la nota - che sono 18 le tipologie di certificati anagrafici e di stato civile che i cittadini residenti a Roma possono richiedere e ottenere online senza recarsi agli sportelli e che Roma Capitale è tra le amministrazioni italiane che hanno deciso la soppressione del costo dei diritti di segreteria per i certificati online. Il Campidoglio, già a partire dall'anno scorso, ha invitato le strutture dipartimentali interessate e i Municipi a dare opportuna e tempestiva comunicazione ai cittadini sulle modalità per ottenere i certificati, sia quelli agli sportelli che sul portale di Roma Capitale, fornendo tutte le informazioni utili".
Una rivoluzione digitale voluta della sindaca Raggi, che consentirà all'amministrazione capitolina incassi certi e risparmi altrettanto certi: non sono stati infatti rinnovati gli appalti dei portavalori.
I servizi potranno essere pagati anche online tramite il nodo PagoPa, per il quale è però necessario essere in possesso dell'Identificativo Univoco di Versamento (IUV), che sarà fornito automaticamente dall'Amministrazione al momento della richiesta del servizio anagrafico ed è l'elemento essenziale della causale del versamento. Una volta ricevuto l'IUV, si potrà procedere al pagamento sul portale di Roma Capitale o dal proprio homebanking tramite Cbill. E chi non ha carte né conto corrente? Dovrà andare presso un negozio fisico di uno dei Prestatori di Servizio di Pagamenti attestati sul Nodo (ad esempio una ricevitoria Sisal) o presso le Poste, pagare il bollettino con l'aggiunta di una commissione e poi tornare in municipio per ritirare il certificato.
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