“È importante che il settore bancario segua il framework delle garanzie statali perché permette di essere più veloci e di rispondere in maniera molto più ampia alle esigenze dei clienti”, spiega Annalisa Areni, Head of Client Strategies Unicredit, che Bancaforte ha incontrato a Credito e Finanza 2024.
“Con UniCredit per l’Italia – continua Areni – abbiamo creato una sorta di contenitore all’interno del quale abbiamo raccolto una serie di misure, alcune con garanzie statali, altre senza, aggiungendo prodotti e servizi che avessero una correlazione con esigenze concrete di mercato. Siamo partiti nel 2022 con un primo plafond di 10 miliardi di euro, implementato poi di altri 8 miliardi e di ulteriori 10 miliardi nell’ultima edizione”.
Tra le misure più legate ai più recenti aggiornamenti del framework di garanzie statali ci sono, ricorda Areni, i microfinanziamenti per le piccole imprese e, soprattutto, i finanziamenti specifici per il Terzo settore, sempre più importante nell’attuale contesto economico e in particolare in alcune aree. Inoltre, il 40% degli ultimi 10 miliardi di plafond è stato destinato al Sud “perché crediamo fermamente – sottolinea Areni – che la ripresa e la resilienza dell’economia italiana passi necessariamente dai territori meridionali”.
Per quanto riguarda la transizione sostenibile, per Areni è necessario “aiutare le imprese a capire il loro posizionamento all’interno di un quadro non chiaro e in continuo divenire, come dimostrano i cambiamenti in tema di case green”. Per questo UniCredit ha promosso in modo gratuito per tutte le aziende un check-up di sostenibilità. “La transizione è importante, ma ha un costo e noi dobbiamo accompagnare le aziende in questo percorso nella maniera più efficace ed efficiente possibile”, afferma Areni.
Interessante anche l’approccio di UniCredit riguardo la digitalizzazione e la razionalizzazione della rete sul territorio che sta caratterizzando il mercato italiano. “Nel piano industriale non abbiamo previsto chiusure di filiali, ma un piano di riammodernamento, perché i clienti esprimono il bisogno di un contatto umano. E per questo – spiega Areni - abbiamo anche trasformato Buddy nel nostro quarto modello di servizio dopo retail, corporate, private. Sarà la prima banca con una filiale vera completamente digitale. Con Buddy il cliente potrà scegliere se avere tutto in digitale, oppure un consulente con cui interagire dal lunedì al venerdì fino alle 22.00 e il sabato mattina, oppure scegliere di incontrare il consulente a casa propria”.