La finanza sostenibile resta una priorità strategica per il settore bancario, nonostante l’attenuazione di alcuni obblighi di disclosure previsti dalla direttiva Omnibus. Lo sottolinea Lorenzo Macchi, Partner e Head of Financial Services di KPMG, nella videointervista rilasciata a Credito e Finanza 2025.
Se da un lato il nuovo impianto normativo impatta più direttamente sulle imprese, per le banche l’attenzione della vigilanza – e in particolare della BCE – resta alta, soprattutto sulla piena integrazione dei rischi climatici nei modelli di business, nelle strategie di mitigazione e nei sistemi di pianificazione. Ma è sul versante delle opportunità che si gioca la partita decisiva: la transizione energetica, la decarbonizzazione e l’adozione di modelli più sostenibili rappresentano per il credito un terreno fertile di crescita e impatto.
In particolare, Macchi individua nei settori dell’infrastructure, del real estate e dell’agricoltura tre ambiti ad alto potenziale di riduzione delle emissioni e di trasformazione tecnologica e organizzativa, dove le banche possono attivare leve strategiche per generare valore, per sé e per l’intero sistema economico.