A Singapore il primo caso di Blockchain Economy
di Mattia, Schieppati
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30 Agosto 2016
IBM crea nel sudest asiatico il primo Innovation Center destinato a fare della blockchain un ecosistema di business. Coinvolte istituzioni finanziarie e il più grande porto merci del mondo. Sarà l'inizio di una rivoluzione?
Dalla teoria alla pratica, quasi senza soluzione di continuità. A poche settimane dalla pubblicazione del report
Fast Forward: Rethinking Enterprises, Ecosystems and Economies with Blockchains, realizzato e pubblicato dall'IBM Institute for Business Value (un'indagine cross-industry che sintetizza la presa di posizione netta e positiva dell'azienda nei confronti della nuova tecnologia blockchain,
vedi qui), ecco che IBM annuncia l'avvio a Singapore del primo
Innovation Center Blockchain. centro di ricerca e sviluppo (e di business) che metterà in opera applicazioni e soluzioni basate su tecnologie blockchain. «Lavoreremo a stretto contatto con diverse realtà e Istituzioni di Singapore, tra cui la Monetary Authority, l'autorità che gestisce il porto, l'Infocomm Development Authority, istituzioni finanziarie e tante piccole e medie imprese, oltre che con le università e centri di ricerca», ha dichiarato Robert Morris, Vice President Global Labs, IBM Research, presentando il progetto. Obiettivo? «Implementare nella realtà questa nuova tecnologia e portarla in applicazione in tutta la regione» (
leggi qui).
Non solo finanza
Banche e blockchain, accordo globale
Anche le grandi banche mondiali si stanno muovendo su questo grande tema strategico, per lo sviluppo di architetture blockchain applicate alla finanza: è di questi giorni l'accordo tra Ubs, Deutsche Bank, Santander e Bank of New York Mellon per mettere a punto una nuova forma di valuta digitale (leggi l'articolo della Repubblica). Bancaforte approfondirà in un nuovo articolo questo argomento I primi progetti del Centro riguarderanno
soluzioni di trading blockchain volte a migliorare l'efficienza di processi e transazioni multilaterali di tipo finanziario. Ma verrà anche messo in luce il potenziale dei
sistemi di autorizzazione e autenticazione blockchain in ambito commerciale, per tutto quel complesso mondo che riguarda la gestione dell'import-export delle merci.
IBM collaborerà infatti con la Psa Singapore Terminals, il maggiore porto di trasferimento di container al mondo, per sviluppare un ecosistema in grado di collegare le tecnologie finanziarie emergenti con il mondo fisico del commercio e della logistica a livello mondiale. «Perché abbiamo scelto Singapore?», spiega Morris: «Perché da millenni questa terra è il crocevia del commercio mondiale e del melting pot culturale, dal commercio delle spezie, della seta e delle ceramiche in poi, e perché - venendo all'epoca contemporanea - Singapore ha saputo usare l'innovazione tecnologica per diventare il principale scalo di transito merci del mondo, oltre che il terzo centro finanziario a livello gobale».
Se si cercava dunque un terreno fertile per mettere alla prova nella realtà, dopo tanta teoria, la capacità dei sistemi blockchain, ecco che non si può trovare oggi al mondo un'"area sperimentale" più interessante di questa. «Il nuovo centro», conferma Morris, «è un avamposto di ricerca e farà da polo di attrazione per i migliori talenti della regione che vorranno esplorare, progettare, sviluppare e testare soluzioni blockchain che aiuteranno a trasformare il business in diversi settori. Lavoreremo a stretto contatto con il mondo delle start-up fintech che qui è molto vivace, ma anche con centri di ricerca universitari e con chi, all'interno di qualsiasi azienda, abbia buone idee in questo campo: nel nostro centro le potremo discutere e mettere alla prova».
I 3 ostacoli al business
L'ampiezza del progetto, e il panel allargato delle realtà coinvolte, rappresenta dunque una messa in pratica di quanto l'azienda ha teorizzato nel proprio studio: blockchain non è "una delle tecnologie" necessarie allo sviluppo delle aziende dell'immediato futuro, ma "la" tecnologia capace di ripensare le basi dell'ecosistema economico, mettendo a sistema più fattori e più attori, e risolvendo quelli che vengono indicati come i tre i principali elementi di ostacolo ("friction", è la definizione usata) che inibiscono la crescita di un'impresa e del suo business:
informazioni poco chiare. In una transazione, la mancanza di informazioni complete o corrette porta a svantaggi che riducono lo sviluppo dell'impresa;
costi di transazione, che crescono di pari passo con la complessità del business in questione, e con il crescere degli intermediari necessari a garantirlo;
poca propensione all'innovazione, che colpisce soprattutto i business e le imprese più mature e meno portare a rischiare per crescere.
I vantaggi della blockchain
I sistemi blockchain superano questi tre ostacoli attraverso una creazione, gestione e accessibilità alle informazioni condivisa, a una altrettanto diffusa garanzia sulle transazioni che riduce o annulla la necessità di intermediazioni, e allo stesso tempo una condivisione dell'innovazione tra tutti i partecipanti alla "catena". «L’accesso alle reti di blockchain consente potenzialmente a tutte le aziende di poter usufruire dei nuovi servizi forniti, liberando non solo quelle aziende e quei settori che a vario titolo in precedenza rimanevano ai margini nel processo di creazione di valore, ma stimolando anche una piena partecipazione a un’economia “all-in”», spiega il Report di IBM che fa da base teorica all'operazione “Singapore”. «I costi di transazione e di impresa potrebbero essere notevolmente ridotti, l’ecosistema delle reti potrà funzionare decisamente meglio in un clima di fiducia accrescendo anche le opportunità economiche che si tradurranno in maggiori movimenti di capitali e scambio di valuta in modalità più semplificati. Un cambiamento epocale dunque sul sistema che comporterebbe da un lato il rafforzamento del valore anche economico della condivisione e dall’altro una nuova configurazione dell’organizzazione aziendale sui mercati basata non solo sulla reputazione e sull’immagine aziendale ma sulla fiducia verso l’azienda, la rete e il sistema stesso. Servizi finanziari, catene di approvvigionamento, IoT, gestione del rischio, gestione dei diritti d'autore digitali e sanità sono solo alcuni dei settori destinati a un radicale cambiamento grazie all'introduzione delle reti blockchain».