Un conto per gli homeless
di Maddalena Libertini
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30 Giugno 2020
In Gran Bretagna HSBC ha lanciato un prodotto per i senza fissa dimora. Un progetto di inclusione finanziaria, ma anche un interessante case study di comunicazione dell’identità di brand e una campagna premiata per la sua creatività
Una persona su 45 tra i residenti di Birmingham è senza fissa dimora. Per aiutarli, alla fine del 2019, HSBC UK ha messo a disposizione il servizio ‘No Fixed Address’ che consente loro di avere un conto bancario. E, di conseguenza, di accedere ai sussidi, ricevere uno stipendio, pagare un affitto, riprendere il controllo delle loro vite.
Per aprire il conto non è necessario presentare un documento di identità o un indirizzo di residenza – requisiti che queste persone spesso non possono soddisfare – ma è sufficiente una lettera di una delle tre organizzazioni benefiche locali con cui la banca sta collaborando. E che sono destinate ad aumentare con l’intenzione di ampliare il programma. Oltre alle credenziali del conto, gli homeless ricevono anche le informazioni per utilizzare i canali digitali ed evitare di portare con sé del contante che potrebbe metterli in pericolo.
Il progetto di inclusione finanziaria va in soccorso anche di adolescenti fuggiti da casa e donne costrette a vivere in rifugi protetti per sottrarsi a situazioni di abuso e si affianca a un’altra iniziativa CSR di HSBC rivolta alle vittime di traffico di essere umani e di altre forme moderne di schiavitù.
Miglior campagna Out Of Home 2019
La campagna di affissioni associata a questa iniziativa ha ricevuto nei giorni scorsi il Kantar Creative Effectiveness Award che premia le campagne più creative ed efficaci secondo le valutazioni dei consumatori. La comunicazione di CSR Birmingham HSBC ha vinto nella categoria “pubblicità fuori casa e stampa” per la capacità di evidenziare l’intenzione del brand di essere autentico, ingaggiare il consumatore e far conoscere quello che la banca sta facendo per supportare la comunità locale di Birmingham. Nelle altre due categorie, Tv e Digital, sono stati premiati rispettivamente lo spot Blind Date di BP (Spagna) e la campagna di Natale di Milka “Dona a coloro che donano di più”. I vincitori sono stati scelti tra oltre 10.000 pubblicità testate da Kantar sui consumatori in 78 mercati diversi.
Together We Thrive
HSBC non è nuova ad advertinsing che si fanno notare. Con Satchi&Satchi e Wunderman Thompson da un paio d’anni ha avviato un piano di ricostruzione della brand identity con il payoff “Together We Thrive” per veicolare l’impegno della banca a far crescere la prosperità di individui, imprese e comunità. Lanciata nel 2018, la campagna ha avuto un effetto rigeneratore per HSBC che stava vivendo un momento di opacità sotto il peso della chiusura delle filiali e della competizione con i nuovi player. Puntando solo sul logo esagonale e su frasi a lettere maiuscole che ricordano vagamente il linguaggio artistico delle scritte di Barbara Kruger o dei Truisms di Jenny Holzer, i messaggi molto diretti mirano a catturare l’attenzione di chi li guarda e a innescare una reazione emotiva immediata. Qualsiasi essa sia.
Nessuno è un’isola
Nel 2019, infatti, la pubblicità “We are not an island” è stata colta come una presa di posizione anti Brexit, scatenando attacchi feroci ma anche molti apprezzamenti. Interpretazione poi smentita dai canali ufficiali di HSBC per i quali lo slogan si limitava a sottolineare la necessità di sentirsi tutti connessi e parte di uno scenario globale. “La nostra campagna rafforza la nostra convinzione che molte delle cose che ci rendono tipicamente britannici sono le stesse che ci rendono inevitabilmente internazionali”, si legge sul sito di HSBC, mentre l’agenzia Wundermann Thompson l’ha inserita tra i suoi casi di successo per i risultati di engagement ottenuti.Recentemente, HSBC ha affidato a Jean-Michel Jarre, pioniere della musica elettronica, la creazione dell’identità sonora della banca con la composizione di un tema originale distintivo.