Sostenibilità: un nuovo rapporto banca-impresa
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4 Luglio 2022
I criteri ESG guidano sempre di più il mondo del credito e impongono di ridisegnare in modo profondo i processi di allocazione delle risorse finanziarie. Obiettivo finale: favorire la transizione verso un’economia verde
Per le istituzioni finanziarie diventano sempre più rilevanti i temi ambientali, sociali e di governance. Per le banche, in particolare, la ricerca della sostenibilità non rappresenta più una mera questione etica ma è ormai un tema prioritario che impatta in maniera concreta sul business.
Gli impianti normativi della Tassonomia e l’introduzione del Green Asset Ratio - destinati ad influenzare profondamente le politiche creditizie - sono una prima e forte testimonianza della evoluzione in atto che vede una crescente attenzione anche da parte delle imprese ai temi della sostenibilità, in ragione dell’impatto sia sulle quote di mercato sia sulla reputazione. Si impone quindi un cambiamento obbligato con decisioni da assumere - in merito a sfruttamento delle risorse, direzione degli investimenti, politiche istituzionali e orientamento dello sviluppo tecnologico - alla luce dei bisogni futuri e non solo attuali.
«In questo scenario, si trasformerà radicalmente il rapporto tra banche e imprese. Quest’ultime saranno chiamate a comunicare in maniera trasparente e consistente le proprie strategie ESG mentre le prime dovranno – anzi, devono praticamente da subito - formare adeguatamente nuove professionalità: figure, cioè, in grado di leggere e interpretare non solo conti economici e stati patrimoniali ma, nondimeno, anche Rapporti di Sostenibilità, Carbon Footprint e analisi LCA», ha commentato
Paolo Neri, Relationship Manager di Warrant Hub – Tinexta Group, a margine dell’ultima edizione di Credito al Credito (
vedi qui lo speciale di Bancaforte.it)
Sono questi, infatti, gli indicatori fondamentali per valutare le imprese e misurare la loro capacità di futuro.