Prestito su pegno, Intesa Sanpaolo crea Acantus
di Flavio Padovan
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27 Agosto 2022
La società gestisce gli ex Monte dei Pegni acquisiti dal gruppo con l’integrazione di UBI Banca. Nove le filiali, concentrate in Lombardia e nel Lazio
Da fine luglio è operativa Acantus, una nuova società dedicata al prestito su pegno che Intesa Sanpaolo ha creato per gestire gli ex Monti dei Pegni entrati nel gruppo con l’acquisizione di UBI.
Si tratta di un ritorno in un business, quello prestito su pegno, da cui Intesa Sanpaolo era uscita nel luglio del 2020 con la vendita del ramo di business a Banca Sistema o, più precisamente, a ProntoPegno posseduta per il 75% da Banca Sistema e per il 25% dalle fondazioni bancarie Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Pisa e Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
Un business che permette – come sottolinea la banca in una nota – di offrire una possibilità di “accesso al credito a persone in situazioni di fragilità”, quando i convenzionali canali bancari non lo consentono. E, quindi, rappresenta “una rete di protezione per arginare il ricorso a soluzioni di prestito non convenzionali” da parte di individui e famiglie che possono sopperire a temporanee esigenze di liquidità costituendo in pegno beni di valore e preziosi, con la certezza di mantenerne la proprietà e di rientrarne in possesso dopo la restituzione del prestito.
Una forma di credito caratterizzata dalla tempestività di erogazione e dalla snellezza dell’istruttoria. Non vengono infatti richieste garanzia reddituali o informazioni su finanziamenti pregressi e il prestito è concedibile anche a cattivi pagatori.
Al tempo stesso – come emerge da un’indagine di Consilia Business Management pubblicata lo scorso anno - il prodotto prestito su pegno rappresenta una forma di finanziamento profittevole per banche e intermediari che, considerando anche le commissioni di custodia, le commissioni di preparazione alla vendita e le spese di esposizione arriva a redditività complessive vicine al 20%.
Inoltre, sottolinea l’indagine di Consilia, in genere il 95% dei beni dati in pegno viene riscattato e solo il 5% finisce all’asta. Condizioni che fanno del prestito su pegno un prodotto redditizio e con rischio molto contenuto tale da non dover stanziare accantonamenti significativi.
Acantus opererà con una rete di 9 punti concentrati in Lombardia e Lazio. Le filiali di Milano e Roma saranno aperte al pubblico 5 giorni a settimana, mentre quelle di Bergamo, Como, Varese, Brescia, Pavia, Monza e Crema saranno operative 2-3 giorni alla settimana.
Un settore sempre più concentrato
Prosegue intanto il consolidamento di questo mercato intorno a operatori specializzati. È notizia di poche settimane fa che Affide (nuovo brand di Custodia Valore – Credito su Pegno società nata dall’acquisizione del ramo del credito su pegno di Unicredit da parte del gruppo d’aste viennese Dorotheum), ha siglato un accordo con Banca Carige per acquisire il ramo d’azienda del credito su pegno della capogruppo e della Banca del Monte di Lucca. Il valore dell’operazione è complessivamente pari a 8,75 milioni di euro.