Mutui ipotecari: the show must go on
di Luke Jonathan Brucato e Marco Giannantonio
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19 Gennaio 2021
La pandemia ha evidenziato la necessità per il credito ipotecario di avere una filiera sempre più guidata da processi digitali, big data e modelli decisionali automatizzati al fine di garantire traguardi di efficienza operativa e un impatto positivo a livello di redditività. Ne parlano Luke Jonathan Brucato e Marco Giannantonio di Prelios
Negli ultimi anni le principali società di consulenza strategica e thought-leaders internazionali hanno stressato l’importanza della digital transformation bancaria. Oggi possiamo dire che con tutta probabilità avevano ragione. Questo vale sicuramente per il credito ipotecario: la crisi COVID-19 ha infatti evidenziato la necessità di avere una filiera sempre più guidata da processi digitali, big data e modelli decisionali automatizzati al fine di garantire traguardi di efficienza operativa – con evidenti impatti sulla redditività – e di riduzione del contatto fisico, a tutela sia dei clienti sia dei collaboratori.
Da oltre vent’anni il Gruppo Prelios – attraverso Prelios Valuations, una delle principali società italiane di valutazione immobiliare – supporta le banche italiane nella concessione di credito ipotecario valutando l’immobile portato in garanzia. Negli ultimi anni, il Gruppo ha accelerato la propria strategia di digitalizzazione del Real Estate agendo su su due direttrici strategiche: quella del PropTech (ovvero la Property Technology) con la piattaforma di real estate analytics Premium; e quella del FinTech (la Financial Technology) con BlinkS, primo marketplace digitale e tra i primissimi in Europa concepito per il trading di portafogli di crediti. Una piattaforma che consente al sistema bancario italiano e agli investitori di accedere a un mercato trasparente, liquido, efficiente, con regole chiare.
Oggi Premium trova svariati ambiti di applicazione lungo l’intera catena del valore del credito grazie ai modelli di intelligenza artificiale per la valutazione degli immobili (i cosiddetti AVM,
Automated Valuation Models) e ai parametri di rischio basati su big data socio-economico-demografici. E proprio le recenti EBA Guidelines on Loan Origination & Monitoring vanno in tal senso, sottolineando l’importanza del governo dei collateral immobiliari mediante dati granulari, e come la tecnologia possa fungere da abilitatore del digital lending.
Nel contesto attuale occorre usare pragmatismo e capacità di visione sin dalla fase di concessione del credito. La tecnologia aiuta in tal senso. Un esempio su tutti: all’apice del lockdown in UK,
HSBC non solo ha garantito la piena continuità operativa nell’erogazione dei mutui, passando ad un modello di valutazione degli immobili interamente da remoto, ma grazie all’attendibilità statistica del modello AVM ha addirittura aumentato le soglie di concessione di credito in rapporto al valore dell’immobile (il cosiddetto LTV, loan to value).
Articolo scritto per Bancaforte da Luke Jonathan Brucato e Marco Giannantonio di Prelios