KYC, Intesa Sanpaolo e Unicredit scelgono CRIF
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17 Febbraio 2023
La collaborazione avviata dai due gruppi per contrastare la criminalità finanziaria ha nella piattaforma KYC More della multinazionale italiana lo strumento chiave per i processi di adeguata verifica della clientela
Intesa Sanpaolo e UniCredit fanno squadra contro la criminalità finanziaria e scelgono CRIF come partner per i processi di adeguata verifica della clientela in Italia. La multinazionale specializzata in credit bureau, informazioni commerciali e soluzioni digitali avanzate ha annunciato di essere stata selezionata dai due principali gruppi bancari italiani per supportarli in questo processo strategico come fornitore di servizi per la raccolta e la verifica delle informazioni necessarie.
Oltre al know how nazionale e internazionale di CRIF, a guidare la scelta di Intesa Sanpaolo e UniCredit è stata l’innovativa piattaforma KYC More utilizzata per svolgere questa attività. Si tratta di una soluzione as-a-service che consente di migliorare l’efficacia delle verifiche tramite analytics e dati certificati, aggiornati e di qualità, abilitando la possibilità di avere informazioni e processi digitali con un frame standard e comune. Un ulteriore vantaggio che offre KYC More è l’integrazione automatica di informazioni sui privati e sulle imprese italiane e worldwide, attraverso la partnership con il network mondiale Dun&Bradstreet.
L’utilizzo di questa piattaforma – spiega CRIF in una nota - consente di accelerare l’onboarding di un nuovo cliente, riducendo il lavoro manuale degli addetti alla compliance fino all'85%. Il tutto nel pieno rispetto delle normative di riferimento italiane e multi-country (AML, GDPR, ecc.).
“Una verifica KYC efficace è di particolare valore in un periodo, come quello attuale, in cui la digitalizzazione dei processi impone risposte veloci ed efficaci per identificare e prevenire possibili comportamenti illeciti”, spiega Marco Colombo, Managing Director Finance Italy di CRIF, pur sottolineando come l’adeguata verifica antiriciclaggio rappresenti un processo complesso e oneroso per gli istituti di credito. Da qui l’importanza di una piattaforma come KYC More “che ha tutte le caratteristiche per diventare uno standard di mercato” e di un partner come CRIF che “grazie alla presenza globale e ai costanti investimenti in innovazione tecnologica in materia antiriciclaggio e KYC è un protagonista assoluto in Europa dove supporta oltre 300 top player”, sottolinea Colombo.
KYC More è parte della suite CRIF.Digital e valorizza l’ecosistema di dati della società per i segmenti Imprese e Persone fisiche abilitandone l’utilizzo in real time. Basata su un’architettura aperta all’integrazione di nuove fonti, la piattaforma digitale di CRIF è scalabile e “multi-country” perché risponde alle normative europee e ai requisiti specifici dei singoli Paesi. Tra i vantaggi che offre agli operatori finanziari, evidenzia ancora la società in una nota, anche “l’armonizzazione del profilo di rischio all’interno dei gruppi bancari o business partner, l’ottimizzazione e la velocizzazione dei processi di onboarding e del credito e la riduzione dei costi operativi”.