Data privacy: un'Agenzia federale Usa?
di Mattia Schieppati
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19 Febbraio 2020
Un disegno di legge prevede l’istituzione di un organismo federale dedicato, con compiti di tutela dei consumatori ma anche di regolamentazione proattiva rispetto alle data policy delle aziende tecnologiche
La senatrice di New York Kirsten Gillibrand (nella foto sotto) ha annunciato un disegno di legge che, se approvato, darebbe (finalmente) vita a un'Agenzia federale per la protezione dei dati negli Stati Uniti, la Data Protection Agency (Dpa). Il disegno di legge, intitolato “Data Protection Act”, affronterà – spiega Gillibrand – «la crescente crisi della privacy dei dati negli Stati Uniti».
Gli Usa sono infatti uno dei pochi Paesi (come loro solamente Venezuela, Libia, Sudan e Siria) che ancora non hanno una legge sulla protezione dei dati; Gillibrand ha affermato che gli Stati Uniti sono «ampiamente indietro» rispetto al resto del mondo per quanto riguarda questo diritto ormai praticamente acquisito ovunque: «Nel nostro Paese l’ambito della data privacy è ancora un far west, è questo è un grosso problema».
Secondo il disegno di legge, la nuova Agenzia «creerà e applicherà in modo significativo i diritti di protezione e privacy dei dati a livello federale».
Il disegno di legge arriva proprio in un momento in cui le aziende tecnologiche stanno affrontando una crescente attenzione da parte dei regolatori statali e federali sulle pratiche relative ai dati e alla privacy. Lo scorso anno Facebook ha dovuto pagare in totale una somma di 5 miliardi di dollari alla Federal Trade Commission per cause di vario tipo legate alla mancata riservatezza sui dati degli utenti. Anche a Google è stata comminata una sanzione da 170 milioni per un caso di mancato rispetto di privacy relativa ai minori.
Il disegno di legge darebbe alla Dpa il compito, da un lato, di essere un riferimento per i reclami e le denunce dei consumatori; dall’altro, di monitorare e regolamentare i sistemi di gestione della privacy delle aziende digitali. Per esempio, come ha specificato Gillibrand, analizzando e arrivando a una soluzione più favorevole agli utenti per quel che riguarda i sistemi di data policy legati all’accettazione dei cookies (la tanto contestata opzione «accetta o lascia», che costringono un utente a consentire i cookie senza possibilità di rinuncia).
La futura Agenzia federale avrebbe anche il potere di muovere azioni civili contro le società tecnologiche per violazioni fino a 1 milione di dollari al giorno, previa approvazione da parte di un tribunale. Il disegno di legge prevede il trasferimento alla nuova agenzia di alcune delle funzioni relative alla protezione dei dati oggi in capo alla Federal Trade Commission.
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