Cybersecurity, le infrastrutture finanziarie Ue uniscono le forze
di Flavio Padovan
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1 Marzo 2020
L'ECRB, presieduto dalla Bce, ha lanciato la Cyber Information and Intelligence Sharing Initiative, aperta a operatori pubblici e privati. Obiettivo: condividere informazioni sulle minacce e migliorare la protezione cyber dei cittadini europei
Il mondo della finanza europeo vuole rafforzare le sue difese contro il cybercrime. E per farlo ha promosso la Cyber Information and Intelligence Sharing Initiative (CIISI-EU) a cui hanno aderito soggetti pubblici e privati. A unire le forze, sotto l'impulso dei partecipanti all'Euro Cyber Resilience Board for pan-European Financial Infrastructures (ECRB) presieduto dalla Bce, sono banche centrali, controparti centrali, depositari centrali, sedi di negoziazione, gestori di sistemi di pagamento, fornitori di servizi tecnologici e di rete e l'Europol.
L'iniziativa ha la finalità di proteggere il sistema finanziario attraverso la prevenzione, il rilevamento tempestivo e la risposta agli attacchi informatici. Inoltre, intende facilitare la condivisione di buone prassi e accrescere la consapevolezza delle infrastrutture finanziarie sulle minacce alla sicurezza informatica. La Banca d'Italia partecipa al CIISI-EU per il suo ruolo di gestore di sistemi di pagamento in ambito nazionale e per l'Eurosistema
“È la prima volta che le infrastrutture finanziarie rilevanti europee, Europol e l'Agenzia dell'Unione Europea per la sicurezza informatica (ENISA) avviano un'iniziativa congiunta contro il rischio informatico”, ha sottolineato Fabio Panetta (nella foto), membro del Comitato esecutivo della BCE e presidente ECRB. “I criminali cyber stanno rubano sempre più denaro, e quindi la condivisione di informazioni – ha continuato Panetta - aiuterà a prevenire gli attacchi e, in definitiva, a proteggere il denaro delle persone”.
Nei prossimi mesi, la BCE pubblicherà il framework dell'iniziativa di condivisione CIISI-UE per incoraggiare a seguirne l'esempio.