Banconote false in crescita. Ma diminuiscono rispetto al totale circolante
di Flavio Padovan
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27 Gennaio 2020
Nella seconda metà del 2019 i biglietti contraffatti sono aumentati del 17,6% rispetto al corrispondente periodo del 2018, ma la loro percentuale sul totale delle banconote in circolazione diminuisce ancora. Oltre il 70% dei falsi riguarda i tagli da 20 e 50 euro
Improvvisa impennata delle falsificazioni nel secondo semestre del 2019. La Banca Centrale Europea ha annunciato di aver ritirato dalla circolazione circa 308 mila banconote in euro contraffatte. Rispetto alla prima metà dell'anno l'incremento è stato del 22.7%, mentre rispetto al corrispondente periodo del 2018 l'aumento è del 17,6%
Il dato non deve però allarmare, perché si tratta di numeri assoluti. Infatti, se si confronta la quantità di banconote false con il totale dei biglietti autentici in circolazione, le probabilità di ricevere un esemplare contraffatto sono molto scarse. Dalla loro introduzione le banconote in euro sono aumentate costantemente a un ritmo più elevato di quello del PIL e ora circolano circa 24 miliardi di biglietti in euro per un valore totale prossimo a 1,3 mila miliardi di euro. Percentualmente il numero dei falsi sul totale del circolante sta scendendo dal 2014 ed è ora, pur con l'ultimo aumento, quasi ai livelli del 2002, anno della sua introduzione (si veda il grafico). Un andamento favorito dall'introduzione della serie Europa, che introducendo caratteristiche di sicurezza più sofisticate, rende l'individuazione dei falsi più semplice.
Per quanto riguarda le banconote più contraffatte, si conferma la netta preferenza dei falsari per i tagli da 50 euro e da 20 euro, che insieme rappresentano oltre il 70% dei biglietti ritirati dalla Bce. A seguire, ma molto distanziate, le banconote da 10 euro e da 100 euro.
La circolazione dei falsi, infine, è concentrata in Europa: il 96,4% nei Paesi dell'area euro e il 3% in quelli extra eurozone.