Pagamenti digitali, il 62% degli italiani li preferisce al contante
di Flavio Padovan
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3 Ottobre 2024
I dati dell’Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments curato da Assofin, Ipsos e Nomisma con il contributo di CRIF fotografano un continuo consolidamento dell’uso delle modalità di pagamento cashless. Nel 2023 il numero delle transazioni con strumenti diversi dal contante è aumentato del 14% rispetto all’anno precedente, con un importante balzo in avanti del numero di pagamenti con carte di debito (+19.9% rispetto al 2022), pari a quasi 1 milione di operazioni in più. Sempre in crescita il BNPL.
È ormai strutturale il cambiamento di atteggiamento degli italiani verso i pagamenti digitali. Oggi solo il 38% dei decisori italiani pagherebbe in cash se fosse completamente libero di scegliere, mentre il restante 62% si orienta ormai stabilmente da un triennio verso i pagamenti digitali. A rilevarlo è la 22^ edizione dell’Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments curato da Assofin, Ipsos e Nomisma con il contributo di CRIF.
L’analisi del consumatore presentata all’interno dell’Osservatorio mette in luce come ormai anche tra i Baby Boomer (57-64 anni), in passato maggiormente legati all’uso del contante, si registra un trend di costante aumento del favore verso i pagamenti cashless.
Confermato anche il sempre più diffuso e crescente ricorso alla carta di debito per lo shopping, con incrementi sia della frequenza media di utilizzo, sia degli “heavy user”, con una spesa media mensile in crescita rispetto all’anno passato.
L’utilizzo di smartphone e App di pagamento è un trend sempre più marcato, con ampie potenzialità di ulteriore espansione.
Lo scenario
Il 2023 ha quindi visto il consolidamento dell’accelerazione dell’innovazione e della digitalizzazione. I comportamenti di spesa e le modalità di pagamento cashless dei consumatori evidenziano un cambiamento importante, con un progressivo distacco da quella relazione forte con le banconote che ha da sempre caratterizzato il nostro Paese. Lo scorso anno il numero di pagamenti effettuati con strumenti diversi dal contante a livello nazionale è cresciuto del +14%.
Di seguito il punto dell’Osservatorio sui principali strumenti di pagamento
Il boom delle carte di debito
Significativo nel 2023 l’aumento del numero di operazioni con carta di debito (+19.9% rispetto al 2022), con un incremento di quasi 1 milione di transazioni solo nell’ultimo anno. In crescita a doppia cifra anche il valore delle transazioni effettuate. Un risultato – spiega l’Osservatorio - favorito dall’accelerazione dei pagamenti cashless che rientrano nelle abitudini dei consumatori.
Carte prepagate trainate dall’eCommerce
Nel 2023 l’Osservatorio ha registrato una crescita del 7,1% del numero di carte prepagate in circolazione rispetto al 2022. Ed è anche proseguito l’aumento del numero di operazioni e del valore delle transazioni, spinto dal continuo sviluppo dell’eCommerce.
Carte di credito, la scelta guidata da costo e value for money
Nel 2023 il numero di carte di credito attive si è attestato a 13.5 milioni, in leggero aumento rispetto al 2022. Il valore delle transazioni risulta in crescita del +7.6% rispetto al 2022.
Inoltre, il numero di transazioni registra un aumento leggermente superiore rispetto al valore (+9.2%), evidenziando una diminuzione dell’importo medio per operazione.
Rispetto alla flessione registrata negli ultimi anni, oggi il trend di disdette sembra più guidato da logiche di switch tra i prodotti che di reale fuoriuscita dal mercato. Le motivazioni di abbandono legate a esigenze di razionalizzazione registrano un ulteriore calo anche nella prima metà del 2024.
Tra i driver di sottoscrizione di una carta di credito da parte degli attuali non titolari, si conferma prioritaria l’attenzione al costo annuo e al value for money.
Il rimborso a rate piace sempre di più
Gli italiani apprezzano sempre più gli strumenti di pagamento flessibili: aumenta, infatti, il numero di carte di credito attive che danno la possibilità di scegliere il tipo di rimborso (a saldo o a rate), con una quota sul totale che nel 2023 sale al 64%. Si conferma, tuttavia, l’utilizzo prevalente nellatradizionale modalità charge; i volumi rateizzati sono pari al 14% del valore complessivamente movimentato.
Considerando la totalità dei flussi transati (indipendentemente dal tipo di rimborso) si registra una lieve crescita (+3.1% nel primo semestre 2024), in linea con l’evoluzione dei consumi nazionali. Ha contribuito a tale tendenza la maggiore diffusione dell’eCommerce, come emerge dall’incidenza dei volumi del transato online, che nei primi sei mesi del 2024 si attesta al 28% (era pari al 17% nel 2019).
Nel 2023 i flussi rateizzati tramite carta hanno registrato una contrazione (-3.7%), legata anche al contesto macroeconomico non favorevole. Nei primi 6 mesi 2024 si assiste ad una lieve ripresa (+1.6%), guidata dagli instalment (finanziamenti “tradizionali” per regolare a rate una o più spese effettuate con la carta di credito, con piano di ammortamento predefinito e durata predeterminata), mentre prosegue la contrazione delle carte rateali “pure”.
Infine, la maggiore esigenza dei consumatori di soluzioni smart e accessibili per finanziare spese di valore contenuto emerge anche dalla crescita delle linee di credito non collegate ad una carta. Anche se i volumi non sono ancora significativi, si registra un incremento (pari a +17.3% nel primo semestre 2024) delle linee di credito B2C e B2B2C, utilizzate anche a sostegno dell’eCommerce.
Rischiosità sotto controllo
L’analisi del livello di rischiosità del comparto delle carte di credito mostra un lieve incremento del tasso di sofferenza delle carte a saldo. Si osserva invece una riduzione di oltre mezzo punto percentuale per quelle rateali.
Nonostante un contesto caratterizzato da grande incertezza, aggravato dal progressivo deterioramento del potere d’acquisto delle famiglie, prosegue il trend discendente che ha caratterizzato l’ultimo triennio, facilitato anche dalle operazioni di cessione di NPL da parte degli istituti finanziari
Buy now pay later, uno sviluppo che non conosce pause
Negli ultimi anni il BNPL ha acquistato slancio, con una crescita a valore a livello mondiale del +18% nel 2023 rispetto all’anno precedente, raggiungendo una quota del 5% della spesa per l’eCommerce.
Il suo utilizzo si è consolidato anche in Italia, con un aumento significativo del numero di player specializzati, di aziende che offrono questo servizio ai propri clienti e una crescente accettazione da parte dei commercianti.
Si conferma la progressiva crescita di notorietà tra i più adulti Baby Boomer anche se la prevalenza nell’utilizzo si ha da parte della Gen X e dei giovani della Gen Z e Millenial.