L'educazione finanziaria? Si fa in classe
di Igor Lazzaroni
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23 Febbraio 2022
Una disciplina trasversale che costituisce ormai una skill necessaria per le nuove generazioni, chiamate a scelte consapevoli (e sostenibili). Il ruolo di FEduF e i programmi didattici sviluppati in tutto il Paese
Sin dai primi anni 2000 le banche italiane hanno contribuito concretamente alla diffusione delle competenze economiche di base per i cittadini, impegnandosi nella sistematica programmazione di interventi di educazione finanziaria nella piena convinzione che ciò avesse potuto agevolare la crescita di tutto il Paese. Ma oggi è necessario un salto di qualità al quale le banche italiane stanno fortemente contribuendo per riuscire a diffondere l’educazione finanziaria in strati sempre più larghi dell'opinione pubblica.
Lo sforzo maggiore è orientato verso le giovani generazioni che rappresentano il futuro sostenibile e consapevole del Paese: le giuste premesse sono state poste ma le radici devono essere stabili e per questo FEduF lavora insieme alle banche per rendere l’informazione finanziaria un fondamento basilare nello sviluppo delle capacità utili a guidare il futuro del nostro paese. E i numeri purtroppo dicono che c’è ancora molto lavoro da fare: secondo l’ultima indagine OCSE Pisa, la percentuale di studenti italiani in grado di risolvere i compiti più complessi (top performer Livello 5) è meno della metà di quella registrata a livello medio OCSE (4,5% vs 10,5%), mentre circa uno studente su cinque non possiede le competenze minime necessarie per prendere decisioni finanziarie responsabili e ben informate.
Per questa ragione e data la sua caratteristica spiccatamente interdisciplinare l’educazione finanziaria dovrebbe diventare, una materia complementare all’istruzione scolastica e accademica, per offrire alle ragazze e ai ragazzi le migliori condizioni per poter effettuare scelte consapevoli e commisurate alle proprie esigenze. Da molti anni l’industria bancaria svolge il ruolo di diffusore delle competenze economiche di base per i cittadini, impegnandosi nella sistematica programmazione di interventi di educazione finanziaria, nella piena convinzione che ciò agevoli la crescita del mercato e, di conseguenza, di tutto il Paese. FEduF oggi mette gratuitamente a disposizione delle scuole di tutto il territorio programmi didattici sull’uso consapevole del denaro grazie all’azione capillare sul territorio e alla collaborazione con le pubbliche amministrazioni locali.
L’azione di divulgazione si basa su strumenti didattici multimediali e interdisciplinari e, analogamente ad altre esperienze internazionali di successo, la FEduF ha l’obiettivo di mettere a fattor comune tutte le esperienze maturate in questo ambito e creare un polo di partecipanti per affrontare in maniera sinergica il tema condividendo idee, disegnando strategie comuni e realizzando congiuntamente progetti e strumenti didattici. A questo scopo la Fondazione progetta e realizza, grazie ad esperti e accademici, contenuti didattici per giovani, adulti, pensionati e imprese e strumenti innovativi per la diffusione dei concetti su larga scala (laboratori didattici, spettacoli teatrali, multimediali, giochi, ecc.), anche grazie a eventi sul territorio adatti alle esigenze dei destinatari.
La strada imboccata è quella della sussidiarietà orizzontale, via univoca per contribuire in modo rilevante allo sviluppo del capitale umano e al bene del Paese. Questa strada non può però prescindere dalla componente pubblica, perché l’impegno che il settore privato profonde da anni possa trovare una scala più ampia e strutturale: per questa ragione FEduF crede nella forza del partenariato e della creazione di reti che possano rendere sinergiche e più efficaci le singole azioni e collabora da sempre con le pubbliche Istituzionali e con il Comitato per l’educazione finanziaria, in un’ottica di responsabilità sociale, orientata al bene collettivo.