Banking on the cloud
di Marco Rotoloni
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19 Dicembre 2011
Opportunità e rischi: come la nuova tecnologia cambierà il modo di fare banca secondo ABI Lab
La congiuntura economica attuale ha portato le banche a porre in atto una profonda riorganizzazione di tutte le attività gestite internamente o con supporto esterno, basata su interventi di tipo organizzativo, tecnologico e infrastrutturale. In tale contesto, grande attenzione è stata riservata anche all’ICT, nella duplice veste di area sulla quale agire per conseguire benefici di carattere economico e motore del cambiamento capace di abilitare la razionalizzazione di altre aree aziendali. In particolare la continua ricerca di margini di perfezionamento e razionalizzazione dell’impianto produttivo della banca sta portando verso un graduale ripensamento dei modelli di gestione dei sistemi IT in ottica di agilità, scalabilità e flessibilità, anche mediante l’utilizzo di tecnologie, modelli e approcci innovativi. Paradigma tecnologico sul quale si percepisce al contempo una forte proposizione da parte dell’offerta ICT e un interesse crescente da parte delle banche, il cloud computing si sta affermando come vero e proprio modello alternativo di gestione dell’IT, in cui applicazioni, dati e risorse sono rapidamente erogati agli utenti in modalità standard attraverso il web, secondo logiche di approvvigionamento flessibili. Il cloud viene pertanto inteso come un modo di gestire un numero cospicuo di risorse IT altamente virtualizzate così che, assommate, siano fruibili come se fossero un’unica risorsa. Sulla base di questa considerazione,le potenzialità connesse all’utilizzo del cloud si distribuiscono su tutti i livelli concettuali in cui si organizza l’Enterprise Architecture, dando origine nello specifico a differenti ambiti di adozione:
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Infrastructure as a Service,
con riferimento a interventi nell’ambito delle componenti infrastrutturali quali i server, il networking, lo storage (alcuni progetti, a titolo di esempio: computing on demand, virtual cloud storage, public desktop on the cloud, ecc.);
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Platform as a Service
, con riferimento a interventi nell’ambito delle piattaforme applicative, come i middleware, i tool di sviluppo,etc.;
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Software as a Service
, con riferimento allo strato applicativo, in cui il cloud viene utilizzato per esternalizzare pacchetti come, ad esempio, il Crm, l’Erp, la gestione delle risorse umane o applicazioni di collaboration;
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Business Process as a Service
, che rappresenta il livello più completo di esternalizzazione del supporto IT conseguibile attraverso l’utilizzo di risorse sul cloud, con esempi di adozione nel campo del procurement, del BPM o del travel management. L’applicazione di logiche cloud ai diversi contesti legati all’operatività bancaria sembrerebbe non avere ancora trovato una forte espressione su progetti di ampia portata, laddove l’interesse crescente per i benefici di natura tecnica e gestionale si coniuga con una necessità di approfondire in maggior dettaglio aspetti legati alla gestione dei rapporti con il fornitore, ai requisiti di sicurezza e alla continuità operativa e, non da ultimo, alla compliance. Gli ambiti di maggiore potenzialità si collocano all’interno delle reti private rispetto a quelle pubbliche, così come è possibile intravedere possibilità di crescita per gli ambiti di applicazione che richiedono grandi capacità di calcolo e che non coinvolgono aspetti di riservatezza e protezione dei dati personali dei clienti. Secondo un’indagine ABI Lab realizzata nel 2011 nell’ambito dell’Osservatorio sulle Architetture IT, che ha riguardato complessivamente 14 realtà tra banche e outsourcer interbancari, meno di un terzo delle strutture rispondenti ha attualmente in corso almeno un progetto legato al cloud computing; tuttavia si rileva una tendenza in forte crescita in quanto la percentuale di realtà che prevede di realizzare almeno un’iniziativa nel corso del prossimo biennio sale al 60%. Entrando nel dettaglio degli specifici ambiti di adozione, si rileva una particolare attenzione per gli interventi nell’ambito delle componenti infrastrutturali quali in particolare i server,il networking e le risorse di storage
In sintesi, è possibile considerare come il paradigma tecnologico del cloud compunting rappresenti senz’altro un’opportunità anche per il settore bancario, anche se appare non immediato identificare il valore aggiunto che esso potrebbe apportare in contesti caratterizzati da un’architettura informativa già particolarmente complessa e articolata.
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