ESG: finanziare la transizione con soluzioni data driven
di Redazione
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19 Maggio 2023
CRIF è tra i protagonisti di “ESG in Banking 2023” con uno sguardo originale di mercato. Per le banche sono fondamentali soluzioni data driven per finanziare gli investimenti green delle imprese su tre direttrici: obblighi regolamentari e gestione del rischio, prodotti finanziari dedicati, responsabilità e consapevolezza ESG.
L’attenzione verso la sostenibilità è sempre più cruciale e i criteri ESG hanno inevitabilmente un impatto sempre più cogente sul sistema economico e sul ruolo delle banche. I player finanziari sono infatti chiamati a integrare gli aspetti di natura ambientale, sociale e di governance nelle proprie strategie di business.
Al confronto sul tema “Finanziare la transizione delle imprese: il ruolo chiave delle banche”, a cui l’evento “ESG in Banking 2023” ha dedicato una tavola rotonda, Elena Mazzotti, Chief Client Innovation & Strategy di CRIF, ha contribuito con riflessioni e insight originali di mercato dall’osservatorio CRIF sulle tematiche della sostenibilità, che coniuga in maniera innovativa la duplice vista imprese e consumatori. Dalle prime anticipazioni dell’ESG Outlook di CRIF emerge che oltre il 30% delle PMI si posiziona a uno stadio avanzato verso la sostenibilità e oltre il 60% delle imprese ha avviato i primi passi, con un livello medio-basso di adeguatezza ai criteri ESG. A livello settoriale, le aziende a maggiore intensità emissiva sono concentrate su classi meno rischiose, con un potenziale processo di lending win-win fra banche e imprese. Alle imprese ad alta intensità emissiva - come ad esempio quelle appartenenti al settore del Mining ed Energia – corrisponde infatti una quota media di Financed emission di circa il 25%. Questo evidenzia come ci possa essere, per il sistema bancario, la potenzialità di finanziare - con livelli di rischio di credito bassi - un’ampia quota di investimenti utili per la riduzione delle emissioni, supportando la transizione eco-sostenibile.
Le direttrici ESG per le banche
«Per i player finanziari l’integrazione delle istanze ESG comporta una maggiore attenzione al benessere del cliente, della collettività e dell’ambiente. Infatti, questi ultimi potranno continuare a finanziare progetti di spesa e investimenti green bilanciando tre direttrici principali: obblighi regolamentari e gestione del rischio, creazione di prodotti dedicati ai progetti sostenibili, sviluppo di forme di education per potenziare la consapevolezza ESG», ha spiegato Mazzotti
. «Per supportare il sistema bancario in questo percorso, mettiamo a disposizione con i
CRIF Metadati un mix di dati, analitici avanzati e piattaforme digitali che coprono le varie fasi: information, evaluation, engagement. Per quanto riguarda i dati, un aspetto di rilievo è la ’data permeation’, ovvero la messa in condivisione del patrimonio informativo ESG based con tutte le strutture della banca. Nello specifico, CRIF mette a disposizione lo Score ESG sintetico, sviluppato su un data lake di oltre 150 variabili e KPI disponibili per gli oltre 5 milioni di aziende italiane, cui si affiancano i servizi e la metodologia ESG di CRIF Ratings, che ha già valutato oltre 150.000 aziende.
CRIF ha inoltre sviluppato Synesgy, la piattaforma ESG globale per la valutazione della sostenibilità sia delle aziende che dell’intera supply chain, già utilizzata da oltre 500 banche a livello internazionale. Per ottimizzare il processo, strutture specializzate di CRIF supportano la fase di onboarding e offrono assistenza guidata alle aziende per la compilazione».
I player finanziari devono oggi più che mai comprendere il contesto in cui i propri clienti agiscono, conoscere i settori, le sfide normative e gestionali che implica l’evoluzione ESG e proporre alle PMI servizi consulenziali in ottica di sviluppo prospettico del business. Per raggiungere tali obiettivi in un processo win-win banca-PMI, il fattore vincente secondo Mazzotti si conferma essere la disponibilità del dato e delle informazioni arricchite grazie a modelli analitici avanzati, per fornire alle aziende benchmark di riferimento che consentano la presa di consapevolezza e la successiva pianificazione dei percorsi di transizione su cui i player finanziari possono realmente affiancare i loro clienti con piani di finanziamento mirati. «Da anni CRIF supporta i player finanziari nel definire e gestire percorsi di sostenibilità al fianco delle imprese, sia a livello domestico che internazionale», ha commentato Mazzotti.