DoBank diventa doValue
di Flavio Padovan
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27 Giugno 2019
Nuovo brand per il Gruppo specializzato nella gestione dei crediti dopo la rinuncia alla licenza bancaria. Passa a Carlo Vernuccio la responsabilità dell'area Npl Servicing dopo l'uscita di Fabio Balbinot
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Concluso il processo di rinuncia alla licenza bancaria, doBank apre una nuova era nella sua storia e diventa doValue. La trasformazione in società di servizi è diventata effettiva con l'iscrizione del provvedimento della Bce che revoca lo status di capogruppo di un gruppo bancario. Si tratta un ulteriore passo avanti di quanto previsto nel Business Plan 2018-2020 che punta a focalizzare il gruppo sulle attività a maggiore valore aggiunto nella catena del valore degli NPL e UTP e ad approfittare di nuove opportunità di crescita nel mercato del Sud Europa.
E per esprimere appieno la nuova Brand Image - che punta a comunicare una mission chiara: creare valore per tutti gli stakeholder - è stata rivisitata anche l'immagine delle altre società del Gruppo, di cui doValue detiene il 100% del capitale: Italfondiario, iscritta all'albo dei 106 TUB, specializzata in attività di master servicing e cash management; doData, dedicata ai servizi di business information e data quality management specifici per NPL; doSolutions, shared service center e polo tecnologico del Gruppo.
Parallelamente, è stato annunciato anche un importange cambiamento al vertice della società. Dal 30 giugno Fabio Balbinot non sarà più Chief Servicing Officer e lascerà il gruppo si legge in una nota - "per perseguire nuove opportunità professionali in un settore diverso dal credit servicing".
A guidare l'area di responsabilità Npl Servicing sarà Carlo Vernuccio, a diretto riporto dell'Ad Andrea Mangoni. Con oltre 20 anni di esperienza nel settore, Vernuccio è attualmente responsabile dell'area Credit Management di doBank e ha ricoperto in passato il ruolo di Ad di Italfondiario.