Come accompagnare le imprese verso la sostenibilità
A cura della redazione
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5 Aprile 2023
Luca D’Amico, Chief Executive Officer di CRIF Ratings, ha spiegato nel suo intervento a Credito e Finanza 2023 che cosa richiede il Regolatore e i "must have" per le banche che vogliono supportare i progetti di transizione ESG delle imprese
Lo scenario di instabilità socio-economica globale influenza le imprese e l’economia nazionale in un mix di stagnazione economica, inflazione e incremento dei tassi di interesse. Tuttavia a questi aspetti si sommano, non da meno, i rischi ambientali legati al cambiamento climatico in atto. Su questi temi di assoluta rilevanza oggi per i player finanziari e i loro clienti imprese si è focalizzato l’intervento di Luca D’Amico, Chief Executive Officer di CRIF Ratings, durante la plenaria “La valutazione della sostenibilità e il finanziamento della transizione” al convegno ABI “Credito e Finanza”.
D’Amico ha presentato evidenze dalle analisi esclusive CRIF sulle imprese, che mostrano nel 2022 un calo delle richieste di finanziamento (-5,7%) anche se con un importo medio in crescita (+16,8% rispetto al 2021). Sul fronte della rischiosità si riscontra un’inversione di tendenza, con la risalita dei tassi di default in particolare in alcuni settori quali i trasporti e logistica e il food & beverage. Sul fronte del cambiamento climatico, secondo lo studio CRIF-RED, 1 impresa su 3 è esposta a perdite economiche significative a causa di fenomeni naturali - in aumento nei prossimi 30 anni di circa 10% - e i rischi fisici causano alle aziende italiane una perdita attesa di circa l’1% di fatturato all’anno, perdite stimate in crescita al 2050 di circa l’8%.
In un contesto così complicato, cosa richiede il Regolatore alle imprese? “Ad oggi sono richieste informazioni ESG granulari e una metodologia di valutazione omogenea, ma purtroppo siamo ancora lontani da uno standard univoco e universalmente riconosciuto”, ha commentato D’Amico. “In tal senso, CRIF ha sviluppato un ampio data lake ESG, con oltre 150 variabili da cui si ricavano KPIs e uno score ESG sintetico per supportare i player finanziari nel fronteggiare le sfide legate alla sostenibilità. Sulla base di informazioni puntuali, statistiche, geografiche e di settore i 150 KPI coprono tutti gli aspetti ESG rilevanti, in linea con i requisiti EBA, consentendo la valutazione ESG automatica, la copertura del 100% delle oltre 5 milioni di aziende italiane e l’aggiornamento continuo nel corso del tempo. Agli advanced analytics per l’ESG, si affiancano le competenze degli oltre 50 analisti di CRIF Ratings, l’agenzia di rating di CRIF che opera sotto la supervisione di ESMA, che hanno già valutato con la propria metodologia ESG oltre 150.000 aziende”.
Inoltre, CRIF ha sviluppato la digital platform globale Synesgy per la raccolta di questionari ESG che le aziende possono compilare e aggiornare in autonomia, e che vengono messi a disposizione dei player finanziari per integrare il proprio patrimonio informativo su clienti, partner e fornitori. “La metodologia CRIF dei questionari segue standard di sostenibilità internazionali, quali la Global Reporting Initiative (GRI) e gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG), ed è stata sviluppata da CRIF Ratings. In questo modo si può creare un ‘bridge 2030’ che consenta l’avvicinamento tra banca e impresa, grazie al supporto del banking alla realizzazione dei progetti di transizione ESG dell’impresa stessa”, ha concluso D’Amico.
Da sempre con una forte attenzione al tema della sostenibilità, CRIF ha creato un ESG Journey completo che mette a disposizione score, rating, questionari, competenze specialistiche (es. supporto alla redazione del bilancio di sostenibilità e alla comunicazione), una piattaforma globale e servizi a valore aggiunto di advisory e formazione. Questo mix distintivo favorisce da una parte le imprese a muoversi verso una gestione aziendale ispirata a criteri etici e sostenibili e una concreta transizione e, dall’altra, consente ai player finanziari di acquisire una migliore comprensione del livello di sostenibilità dei propri clienti e fornitori e a supportare le imprese in questo percorso, anche cogliendo le opportunità dei fondi del PNRR.