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21 Dicembre 2024 / 16:18
 
Banca Etica: “Gas e nucleare non possono rientrare tra gli investimenti green”

 
ESG

Banca Etica: “Gas e nucleare non possono rientrare tra gli investimenti green”

di Flavio Padovan - 27 Giugno 2022
Lanciato un appello agli europarlamentari italiani per contrastare la proposta della Commissione Europea di includere gas e nucleare nella Tassonomia per l’Action Plan Europeo per la Finanza sostenibile. La votazione finale è in programma nella sessione del 4-7 luglio
Prosegue la battaglia per bocciare la proposta avanzata lo scorso febbraio dalla Commissione europea per etichettare il gas naturale e il nucleare come “energie di transizione che contribuiscono alla mitigazione del cambiamento climatico” e includerle così – pur con limiti e precisazioni – tra quelle sostenibili inserite nella tassonomia dell’Action Plan Ue e quindi finanziabili dalla stessa Europa.
La commissione per i Problemi Economici e Monetari e quella per l’Ambiente dell’Europarlamento, riunite in forma congiunta, hanno recentemente bocciato il regolamento delegato (qui il testo) che conteneva questa proposta con 76 voti contrari, 62 favorevoli, e 4 astenuti. Ma la decisione deve essere confermata dalla Plenaria del parlamento europeo che si terrà dal 4 al 7 luglio a maggioranza assoluta affinché la Commissione sia costretta a ritirarlo o a modificarlo.
Per evidenziare l’importanza di questa votazione Banca Etica ha inviato una lettera agli europarlamentari italiani affinché si oppongano alla proposta della Commissione.
«Siamo convinti che tale decisione sia profondamente sbagliata e Vi chiediamo di votare contro questa assurdità» - scrive agli europarlamentari Anna Fasano, presidente di Banca Etica - «Sin dall’inizio il Gruppo Banca Etica e le altre realtà della finanza etica europea hanno seguito con grande interesse lo sviluppo dell’Action Plan Europeo per la Finanza Sostenibile e la cosiddetta “Tassonomia”. Un percorso di enorme importanza per fissare criteri chiari e condivisi su quali attività economiche possano rientrare tra gli investimenti offerti al pubblico come sostenibili, dando un chiaro ed inequivocabile segnale di voler combattere in modo radicale l’emergenza climatica. Come evidenziato da tutte le principali associazioni ambientaliste, anche in una recente lettera inviata ai Parlamentari, la scelta di includere gas e nucleare tra le attività “sostenibili” è pericolosa e inaccettabile. Numerosissime analisi tecniche - a partire da quella del Gruppo di Esperti nominato dalla stessa Commissione Europea - concordano nell’affermare che gas e nucleare non possono considerarsi sostenibili».
«È utile ricordare – continua Fasano nella lettera agli europarlamentari - che escludere il gas e il nucleare dagli investimenti che vogliano qualificarsi come sostenibili, non impedirebbe comunque a questi settori di ottenere fondi pubblici o investimenti da parte di banche e società finanziarie che non ambiscano a definirsi attente all’ambiente». Al contrario, sottolinea il presidente di Banca Etica, «includere gas e nucleare nella Tassonomia significherebbe svuotare di significato l’intero percorso intrapreso dall’Europa per regolamentare finanza sostenibile. Riteniamo che con questo voto sia in gioco la credibilità di tutto il lavoro fatto fin qui. È sulla base dell’esperienza e dei risultati raggiunti in oltre 20 anni di lavoro dalle realtà della Finanza Etica europea che chiediamo oggi un approccio alla finanza sostenibile che non rinunci alla trasparenza e al rigore. L’inclusione di gas e nucleare tra gli investimenti green avrebbe un impatto negativo per milioni di cittadini europei che in questi anni hanno dimostrato una sempre maggiore attenzione ai temi della sostenibilità, a partire dal contrasto ai cambiamenti climatici. Si rischia anche un disallineamento rispetto agli obiettivi ONU - e agli stessi obiettivi europei - in tema climatico, così come un disallineamento rispetto ad altri mercati finanziari - vedi gli USA o altri - che si stanno attivamente muovendo sui temi della sostenibilità. L’Europa dovrebbe lavorare per rilanciare una forte leadership riguardo il contrasto ai cambiamenti climatici. Includere gas e nucleare tra le attività sostenibili minerebbe alla base la possibilità di ritagliarsi questo ruolo”.
Per rafforzare il suo contributo, Gruppo Banca Etica ha aderito alla campagna portata avanti in questi giorni a tutte le principali associazioni ambientaliste e i movimenti della finanza etica in Europa che con l’#notmytaxonomy stanno chiedendo sui social e con manifestazioni davanti alle sedi istituzionali di escludere gas e nucleare dagli investimenti sostenibili.
 
Un’occasione importante per commentare la decisione che avrà preso l’Europarlamento sulla Tassonomia, e più in generale fare il punto sulle iniziative per una finanza green e sulla trasformazione sostenibile dell’industry bancaria è l’evento “ESG in Banking. Verso un nuovo equilibrio”, promosso da ABI, che si terrà il 13 e 14 luglio a Milano presso il Centro Congressi Bezzi - Banco BPM.
 
 
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