Sostenibilità nel finance: la governance centralizzata è prevalente
di Redazione
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23 Gennaio 2022
Modelli centralizzati di governo della sostenibilità abilitano la trasformazione ESG dei player finanziari globali. I trend più interessanti nell’ultima survey globale realizzata da Deloitte
Una recente survey globale realizzata da Deloitte, in partnership con l’Institute of International Finance, ha preso in esame i modelli di governance della sostenibilità di 70 player globali del settore finanziario (Banche, Assicurazioni e Asset Manager), coinvolgendo direttamente 80 rappresentanti del top management per avere il loro punto di vista.
La prima evidenza è una decisa prevalenza di modelli di governance della sostenibilità centralizzati (77% del campione), basati sulla presenza di una figura dedicata. Da notare che l’80% dei player che non hanno ancora un modello centralizzato (23% del campione) si dichiara interessato ad effettuare la transizione. Guardando in particolar modo alle Banche, tutte quelle con più di 500 miliardi di dollari di volume di prestiti hanno una figura di riferimento per la gestione della sostenibilità, dato che scende a circa la metà nelle banche con volumi inferiori ai 100 miliardi.
Nelle Banche, in più di un caso su tre, il responsabile della sostenibilità riporta direttamente al CEO, condizione chiave per l’attivazione di iniziative trasformative su larga scala e per la diffusione di una cultura ESG a tutti i livelli organizzativi dell’azienda. Il successo di tali processi trasformativi non può inoltre prescindere dalla piena adozione dell’ESG da parte degli organi di governo apicali che, a partire dal Board, siano in grado di integrare nella strategia aziendale le tematiche ESG, così come nella gestione dei rischi, fino ad arrivare ai sistemi di remunerazione.
L’approccio integrato è essenziale per abilitare la capacità di visione e pianificazione strategica in chiave sostenibile e garantisce inoltre l’inclusione e il perseguimento di obiettivi ESG, in maniera strutturale e armonica, nei piani di azione delle diverse divisioni locali della Banca.
Ma quali sono le competenze di una leadership evoluta della Sostenibilità? Capacità di envisioning, indirizzo e pianificazione strategica ed execution emergono, dalla voce del top management, come elementi imprescindibili.
Non meno importante la presenza di un team operativo, dotato di competenze specialistiche in materia di sostenibilità. Da questo punto di vista, si nota come «le banche tendano ad implementare team di dimensioni maggiori rispetto alla media del campione (10+ dipendenti nel 50% dei casi), sviluppando spesso, in particolare i player di maggiori dimensioni, una logica Hub & Spoke con governance centrale e presidi dedicati all’interno delle diverse funzioni aziendali», ha affermato Marco Lancioni, Partner di Monitor Deloitte, nell’ambito dell’evento ESG in Banking, promosso da ABI.
In ultimo, estremamente rilevante la capacità di agire in logica di ecosistema sviluppando partnership con diversi attori (start-up, centri di ricerca, ...), che abilitino logiche innovative e fungano da acceleratori della trasformazione sostenibile, potenziando capabilities interne e capacità di execution.