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21 Novembre 2024 / 10:04
Prodotti ESG: da Nice to have a Must have

 
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Prodotti ESG: da Nice to have a Must have

di Mattia Schieppati - 20 Ottobre 2020
Gli investimenti verso business sostenibili sono ormai una leva strategica necessaria. Un quadro normativo in progressiva definizione chiama gli operatori a uno sforzo di compliance e di processo. L'analisi di Simona Ceccarelli, Manager di SCS Consulting
Il Green Deal europeo ha rafforzato il ruolo della sostenibilità ambientale e sociale come fattore di successo per un’economia “giusta e prospera”. La nuova strategia infatti mira a trasformare l'Unione Europea in una società a impatto climatico zero entro il 2050, dando impulso ad innovazione e alla creazione di posti di lavoro. Il settore finanziario è naturalmente parte integrante della strategia tracciata dal Green Deal. In particolare, l’Action Plan per Finanziare la Crescita Sostenibile della Commissione Europea definisce nuove regole finalizzate a favorire gli investimenti verso business sostenibili.
«A questo proposito, è bene precisare che il percorso normativo delineato si innesta in un contesto di mercato “eterogeneo”», spiega Simona Ceccarelli di SCS Consulting, società di consulenza di direzione con un occhio privilegiato su questo scenario: «Infatti, solo una parte dei principali player del settore ha una “tradizione di sostenibilità” che ha favorito il posizionamento di alcuni operatori soprattutto in termini reputazionali e recentemente, anche per via delle preferenze degli investitori retail, l’integrazione dei fattori ESG come driver per la distribuzione di prodotti/servizi di investimento».
Una situazione che sta vivendo un forte dinamismo. «Seppur le nuove regole siano in corso di consolidamento, ora tutti gli operatori sono chiamati a effettuare riflessioni strategiche, a partire da una rinnovata definizione di “finanza sostenibile”, implementando nuove politiche, processi e informative a partire da marzo 2021», sottolinea Ceccarelli. «Il 2020 ha visto infatti il consolidarsi di due Regolamenti europei, tra loro strettamente collegati, fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi della strategia europea: da un lato, il Regolamento 2088/2019 sulla “disclosure ESG” dei prodotti finanziari, che mira a ridurre il rischio di greenwashing tramite norme armonizzate sulla trasparenza per i partecipanti ai mercati finanziari e i consulenti finanziari; dall’altro, il  Regolamento 852/2020 sulla Tassonomia dell’UE per la classificazione delle attività economiche ambientalmente sostenibili, che mira a definire univocamente quando un’attività può ritenersi sostenibile. Per proseguire nel percorso già avviato verso la finanza sostenibile», è l’indicazione di scenario, «gli operatori dovranno effettuare, non solo sforzi progressivi in termini di compliance normativa, ma anche valutazioni strategiche per cogliere le opportunità derivanti dalla nuova strategia europea in termini di strategie di investimento, prodotti, modelli distributivi e comunicazione».
 
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