Open Banking, un gateway in-house per UniCredit
di Flavio Padovan
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15 Febbraio 2019
Il Gruppo guidato da Mustier ha preferito realizzare al proprio interno la soluzione per la compliance alla PSD2. Per rispondere in modo più efficace alle molteplici autorità dei Paesi nei quali opera e per offrire un'esperienza unica a tutti i clienti delle sue 10 banche
Tra i grandi gruppi bancari italiani UniCredit è l'unico ad aver scelto di realizzare una soluzione interna per rispondere alle richieste della PSD2 in tema di open banking. Perché? Quali sono i vantaggi rispetto all'adesione a piattaforme di sistema o di terzi?
“Siamo una banca commerciale paneuropea – ci risponde UniCredit - e considerata la rilevanza strategica dell’iniziativa è stato ritenuto opportuno identificare una soluzione che tenesse in considerazione tutte le specificità dei mercati in cui il Gruppo opera. Tale soluzione consente inoltre di poter gestire in maniera più efficace l’interlocuzione con le molteplici autorità nazionali e garantisce la flessibilità necessaria a supportare al meglio i nostri clienti in tutta Europa. L’interfaccia dedicata realizzata da UniCredit supporta lo standard internazionale definito dal Berlin Group e offre servizi a 10 banche del nostro Gruppo”.
Come stanno procedendo le attività in vista della prima scadenza del 14 marzo? Quali sono le difficoltà maggiori da affrontare?
“UniCredit sarà pronta ad avviare la sperimentazione con le terze parti, in linea con quanto previsto dalla normativa. Per questa prima scadenza le terze parti potranno accedere al portale dedicato, in cui troveranno la documentazione tecnica relativa alle modalità di integrazione / comunicazione via API. In questa fase verrà dato il massimo supporto alle terze parti che decideranno di registrasti sul portale e svolgere attività di integrazione e test dei servizi esposti. Tra le maggiori sfide, rileviamo certamente la timeline molto stringente prevista dalla normativa europea, e la sua applicazione nei diversi dei Paesi in cui il Gruppo è presente, dove vi sono impianti regolamentari e prassi commerciali eterogenee”.
Sarete pronti per giugno in modo da evitare la procedura di contingency?
“Il nostro piano prevede di rispettare la scadenza richiesta da Banca d’Italia, rendendo disponibile ai nostri clienti l’accesso ai rapporti di conto On-line tramite terze parti entro gli inizi di giugno 2019”.
A che punto siamo in Italia in tema di Open Banking?
Le banche italiane stanno portando avanti il complesso processo di compliance ed evoluzione al nuovo scenario della Psd2 e dell'Open Banking, ponendo le basi per lo sviluppo di nuovi modelli di business e di servizio. Bancaforte ha realizzato uno Speciale dedicato a Psd2 e Open Banking, raccogliendo la voce dei protagonisti del mercato bancario e delle aziende di servizi.
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