Le competenze necessarie per i leader dello sviluppo sostenibile
di Myriam Ines Giangiacomo, fondatrice e CEO di Bottega Filosofica
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15 Dicembre 2023
La complessità del percorso verso la sostenibilità richiede non solo convinzione, approccio tecnico e risorse, ma anche una classe dirigente con visione, abilità, qualità e competenze adeguate a questa sfida epocale. Ce ne parla Myriam Ines Giangiacomo di Bottega Filosofica, uno degli IDG (Inner Development Goals) Hub italiani che hanno partecipato a Stoccolma al Global IDG Summit 2023
L’Italia è indietro su quasi tutti i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. A segnalarlo sono numerosi esperti sulla base degli ultimi dati disponibili. Che possiamo fare per contribuire a raggiungere questo traguardo così importante per la nostra e, soprattutto, per le prossime generazioni.
Bancaforte.it dedica già una sezione del proprio portale all’integrazione degli aspetti di natura ambientale, sociale e di governance nelle strategie di business del mondo bancario e finanziario.
Per dare un ulteriore impulso a questo fondamentale percorso evolutivo della società e dell’economia, iniziamo oggi una serie di approfondimenti sugli “Inner Development Goals” - Obiettivi di Sviluppo Interiore, resi pubblici per la prima volta nel 2020 nel corso della conferenza digitale MindShift presso la Scuola di Economia di Stoccolma e codificate nell’IDG Framework.
Si tratta di una ‘piattaforma’ volta a identificare, diffondere e sostenere lo sviluppo di valori, conoscenze, competenze e attitudini rilevanti per affrontare la complessità delle sfide globali poste dalla sostenibilità. Una visione condivisa da mettere a disposizione di quegli individui, gruppi e organizzazioni che si trovano nelle posizioni strategiche e svolgono ruoli cruciali per diventare dei “change maker”, attivando il cambiamento e trasformando le “visioni” in realtà.
Ad accompagnarci in questo approfondimento sarà Myriam Ines Giangiacomo, fondatrice e CEO di Bottega Filosofica, società di consulenza strategica e coaching per la sostenibilità, l’unico IDG Hub italiano costituito come società benefit che ha partecipato al Global IDG Summit 2023 “Connecting the Dots, from inner growth to outer change”, (https://summit.innerdevelopmentgoals.org/) che si è svolto a Stoccolma l’11 e 12 ottobre, e tra i più attivi nel promuovere i temi della sostenibilità umana e sociale. Di seguito il suo primo contributo.
In quanto persone impegnate nel mondo del business, molte e molti di noi, sempre di più, si sentono coinvolte e coinvolti in prima persona nel conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Anche le normative europee in materia di ESG ci spingono, esigendo impegni concreti e documentati in materia di sostenibilità ambientale e sociale e di governance che devono tradursi in report che rispettano precisi e stringenti standard di rendicontazione.
La questione, quindi, non è più eludibile ma sarebbe davvero sbagliato ridurla alla mera compliance. Quella che hanno davanti le attuali generazioni è una opportunità epocale, probabilmente unica, una opportunità di carattere sistemico da cogliere con un approccio sistemico. Coinvolgendo testa-cuore-mani, potremmo dire, senza tralasciare l’importanza cruciale assunta dal ‘senso’, di ciò che facciamo, della vita che conduciamo. Una domanda, quella del senso, che sorge sempre più spesso e sempre più forte dentro e fuori di noi. Non più liquidabile come accessoria.
Un piccolo riepilogo storico. Il 25 settembre 2015 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite votava all'unanimità la Risoluzione che ha dato vita all'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Un documento, per sua stessa ammissione, ambizioso e sfidante, strutturato intorno a 5 aree che da allora sono diventate Le 5P della sostenibilità: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership.
La portata della sfida è espressa chiaramente nella Dichiarazione: "Possiamo essere la prima generazione a porre fine alla povertà; così come potremmo essere l'ultima ad avere la possibilità di salvare il pianeta".Per questo motivo:"Il nostro viaggio coinvolgerà governi (...) la società civile, le imprese e il settore privato, (...) e tutte le persone”.Nel 2015, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile ci hanno fornito un piano completo per un mondo sostenibile da realizzare entro il 2030. I 17 obiettivi coprono un'ampia gamma di questioni che coinvolgono e orientano nella stessa direzione persone con esigenze, valori e convinzioni diverse. C'è una visione di ciò che deve accadere nella quale tutti possono ritrovarsi.
Eppure i progressi in questo cammino sono stati finora deludenti sia a livello globale che di singoli Paesi. Perché? Finora, probabilmente, non è stata data la necessaria attenzione alla capacità interiore indispensabile per affrontare un ambiente e delle sfide sempre più complesse.
Per affrontare contesti (globale e locali) che già nel 1985 gli economisti Warren Bennis e Burt Nanus nel libro libro “Leaders. The strategies for taking charge”, avevano definito VUCA – ovvero contraddistinti da Volatilità, Incertezza (Uncertainty), Complessità e Ambiguità, alle quali oggi, dopo ripetute crisi economiche, un processo di progressivo e innegabile cambiamento climatico, l’aumento costante delle disuguaglianze e una pandemia, il futurologo Jamais Cascio, ha aggiunto ulteriori caratteristiche (che per lui sono anche categorie interpretative della realtà) riassunte nell’acronimo BANI ovvero Brittle (fragile), Anxious, Non-linear, e Incomprehensible.
Fortunatamente, la ricerca moderna dimostra che è possibile sviluppare le capacità interiori di cui tutti oggi abbiamo bisogno. Questo è stato il punto di partenza dell'iniziativa "Inner Development Goals” - Obiettivi di Sviluppo Interiore.
L'idea degli IDGs è nata ed è stata presentata per la prima volta pubblicamente alla conferenza digitale MindShift presso la Scuola di Economia di Stoccolma nel maggio 2020. I suoi iniziatori hanno pensato che, nel campo degli studi sull’apprendimento e lo sviluppo degli adulti, siano state accumulate molte conoscenze rilevanti che consentono di identificare e coltivare le qualità e le competenze necessarie a tutte le persone – in tutti i ruoli pubblici e privati - per avere più successo nel cammino collettivo globale verso un mondo più sostenibile.
Da un insieme di incontri, conversazioni, ricerche e indagini che hanno coinvolto i più autorevoli studiosi, leader, imprenditori, manager, consulenti del mondo è nato l’IDG framework. Si tratta di un ‘sistema integrato’ di capacità e competenze articolato in 5 aree e 23 item trasformazionali che include molte di quelle che siamo abituati a sentir chiamare soft skills ma che le ridefinisce e ne amplia l’insieme in particolare all’ambito della consapevolezza di sé e a quello delle capacità necessarie per tradurre le competenze in azioni di cambiamento concrete ed efficaci.
Molti dei nostri approcci alle crisi attuali fingono che ciò che stiamo affrontando sia una sfida di carattere tecnico, in cui è possibile una chiara definizione del problema, della soluzione e della sua implementazione. Eppure i nostri progressi sono lenti. Quando guardiamo alla sostenibilità, abbiamo a che fare con i cosiddetti ‘wicked problems’ (problemi complessi, spinosi, aporetici) che non hanno una definizione chiara o soluzioni che sono giuste o sbagliate al 100% - e questi richiedono un diverso tipo di approccio.
Per affrontare queste sfide adattive, le nostre strategie devono includere l'azione collettiva, l'apprendimento continuo e la sperimentazione.Intorno al IDG framework si è costituita una community internazionale – no profit e open source - di “IDG Hub” impegnata attivamente nel confrontarsi costantemente per approfondire, sviluppare, diffondere, sperimentare, agire concretamente gli obiettivi di sviluppo interiore.
Questa rubrica nasce con l’intento di far conoscere e approfondire il framework IDG affinché diventi il bagaglio e il linguaggio condiviso con il quale affrontare con fiducia e positività le sfide della sostenibilità.Affinché si possa fare pienamente la nostra parte, nelle organizzazioni e nelle comunità alle quali partecipiamo, per realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile che il mondo si è prefisso di conseguire entro il 2030 e per i quali è indispensabile il contributo di tutte e tutti, nel business come nella vita. Per essere protagonisti della nuova storia - che possiamo, insieme, scrivere - di una vita sempre più sostenibile per tutti in termini sociali, ambientali, economici, organizzativi, culturali.
Per questo esploreremo ciascuna componente del framework per comprenderne i contenuti (anche seguendo la loro evoluzione a livello globale), offriremo ispirazione ed esperienza - forti della condivisione e sperimentazione di buone pratiche all’interno della community internazionale - nutriremo dialoghi generativi con chi si appassionerà e vorrà contribuire con domande ed esperienze ad arricchire il patrimonio comune. Da gennaio, ogni 15 giorni su Bancaforte.