A Nexi il merchant acquiring di Sparkasse
di Flavio Padovan
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1 Gennaio 2024
L'accordo, del valore complessivo di 30,8 milioni di euro, prevede anche l'avvio di un accordo commerciale di lungo periodo. Sempre più accesa la competizione per siglare partnership con le banche che ancora gestiscono internamente il business della monetica
Il settore dei pagamenti digitali non conosce feste. L’ultimo squillo di un anno già molto movimentato arriva da Nexi che ha sottoscritto il 29 dicembre un accordo per l’acquisizione del business di merchant acquiring di Sparkasse · Cassa di Risparmio di Bolzano e della sua controllata Banca di Cividale e l'avvio di una partnership commerciale di lungo termine.
Il corrispettivo complessivo concordato è di 30,8 milioni di euro, di cui 22,8 milioni di euro per Sparkasse e 8 milioni di euro per CiviBank, oltre a un corrispettivo variabile in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi.
Il closing dell’operazione è previsto entro il primo semestre del 2024.
Banche medio e piccole, nuovo campo di sfida
È sempre più accesa la competizione tra i principali player del settore per riuscire a firmare accordi con le banche di medie e piccole dimensioni che ancora gestiscono internamente le attività della monetica.
Proprio in questi giorni è diventata operativa la partnership tra Worldline e Banca del Fucino, che in precedenza aveva già acquisito l’80% di Axepta da BNL BNP Paribas e poi il portafoglio di merchant acquiring di Banco Desio, mentre a fine novembre aveva annunciato l’accordo con Volksbank · Banca Popolare dell’Alto Adige per diventare interfaccia unica per l'intera catena di emissione delle carte di pagamento.
Un target, quelle delle banche di minori dimensioni, a cui si rivolge naturalmente il nuovo polo della monetica, quella BCC Pay – sempre in attesa di un prossimo rebranding – attualmente controllata da FSI di Maurizio Tamagnini e dal Gruppo BCC Iccrea, ma con Banco BPM che a luglio ha firmato un accordo vincolante per la costituzione di una partnership strategica per lo sviluppo di una nuova realtà italiana e indipendente nei pagamenti digitali. E a fine dicembre è diventata operativo l’accordo raggiunto con Banca di Asti per il trasferimento delle attività di merchant acquiring a BCCPay e l’avvio della partnership commerciale.
Nexi, dopo gli accordi stretti con i principali gruppi bancari italiani, ha conquistato il merchant acquiring di BPER Banca e Banco di Sardegna (operazione perfezionata a fine dicembre 2022) e, a livello europeo, il business dei pagamenti di Banco Sabadell.
La Paytech italiana resta anche al centro di numerosi rumors di mercato, che vanno dalla possibile cessione a F2i della rete interbancaria italiana, all’interesse per il gruppo di fondi come CVC e Brookfield. E non solo: a dicembre Reuters ha lanciato l’ipotesi di una fusione con Worldline: il gruppo francese, diventato un possibile obiettivo da parte dei grandi gruppi USA dopo il calo del 60% del valore di mercato della società, potrebbe scegliere l’integrazione con Nexi per creare un gigante europeo in grado di competere ad armi pari con tutti i competitor a livello internazionale. Ancora forse un'ipotesi da fanta-finanza, ma in un settore come quello della monetica "mai dire mai".